Di Redazione
Simon e la Lube, il sogno biancorosso può diventare realtà. Adesso o fra un anno, ma il matrimonio si farà. Il mercato è ricco di colpi di scena e mosse per tenere lontane concorrenza e attenzione dei media, appena 3 giorni fa il ds Cormio dava in dirittura d’arrivo l’ingaggio dell’opposto iraniano Ghafour ed invece da ieri è tornato in auge il nome di Simon, fortissimo centrale cubano classe 1987 del Sada Cruzeiro.
La voce circola da un paio di mesi ed è stata negata dalla società che ha evidenziato i costi proibitivi dell’operazione dato che il gigante di 206 centimetri è sotto contratto col Sada. Ieri, dal Brasile dove Simon ha giocato le ultime due stagioni, scrivono di un accordo fatto. Non più trattativa, bensì firme e operazione definita. Apriti cielo, social impazziti di entusiasmo e allora il ds Cormio è voluto intervenire per una precisazione: “L’accordo è stato raggiunto ma riguarda la stagione 2019-2020. Tra un anno gli scadrà il contratto e Simon sarà nostro, adesso no perché è vincolato. Non possiamo pagare l’elevata clausola, se invece si svincolasse…”.
Cormio effettivamente aveva sempre evidenziato questo aspetto economico, ma ci sono due cose che potrebbero far arrivare subito alle nozze. La compagna di Simon è in dolce attesa e avrebbe scelto di far nascere il figlio in Italia, a Macerata o Civitanova. Il lieto evento dovrebbe avvenire a fine settembre pertanto lei dovrebbe partire a breve perché poi non è consigliato il lungo volo transoceanico. Non solo, c’è la volontà del centralone di tornare a giocare in Italia, affascinato da una Lube stellare e da una SuperLega che sta diventando la Nba del volley. Possibile che Simon e il Sada giungano ad una transazione anche perché al club non conviene tenersi l’atleta scontento e inoltre tra un anno lo perderebbe a zero. Vedremo. Al netto di pochissimi che ritengono l’atleta in calo atletico e un po’ sovrappeso, è chiaro che sarebbe uno sforzo d’amore e un regalo enorme ai tifosi.
Alla Lube Simon potrebbe agire da martello nei primi 2-3 mesi in attesa di Sokolov, ruolo che ha già ricoperto, adattandosi, in passato. Con Bruno ad armare Juantorena, Leal, Sokolov e anche Simon (da straniero si alternerebbe con Stankovic, ma in Champions giocherebbero insieme!) nascerebbe una formazione all star dall’attacco mostruoso, il migliore della SuperLega per quantità di classe, potenza e alternative. Perugia ha portato in Italia il fenomeno Leon: con Simon Civitanova darebbe una risposta da brividi alla Sir.
31 anni compiuti l’11 giugno, Robertlandy Simon è nato a Guantanamo. Gigante di 208 cm d’altezza, se la cava sia al centro sia nel ruolo di schiacciatore-opposto. Di 2 anni più giovane di Juantorena, i due sono come fratelli, per aver vissuto l’esperienza di giovani talenti pallavolistici costretti a lasciare il proprio paese per sfruttare l’innato talento all’estero. Simon ha già giocato in Italia, con la maglia di Piacenza dal 2012 al 2014, vincendo la Coppa Italia. Nel suo palmares, a livello di club, figurano 3 campionati cubani, 2 titoli sudcoreani, 2 campionati sudamericani e il titolo di Campione Mondiale per club, vinto con il Sada Cruzeiro. Nazionale cubano fino al 2010, ha vinto un Campionato Nordamericano, 2 argenti al Mondiale 2010 e alla Grand Champions Cup.
(Fonte: Il Resto del Carlino Macerata – Corriere Adriatico)