Di Redazione
Tra le tante storie di varia umanità che lo sport ha portato all’attenzione pubblica in questa difficilissima lotta contro il coronavirus, c’è da registrare anche la scelta coraggiosa di Claudia Melo, giocatrice arrivata alla pallavolo dal gira volei, così si chiama il minivolley due contro due giocato in moltissime scuole portoghesi, capace di ritagliarsi un ruolo da protagonista e uno spazio anche nella rappresentativa nazionale.
Claudia nel frattempo si è anche laureata ed è diventata un ottimo medico e seguendo l’esempio di Hugo Gaspar, veterano del Benfica e della sua connazionale Vanessa Rodrigues, ha dedicato tutta se stessa ad affrontare la pandemia. “Il Portogallo si sta distinguendo – dice Claudia – siamo stati uno dei paesi che ha adottato misure preventive in precedenza e tutto indica che tutto ciò sta facendo la differenza nel modo in cui il virus ha colpito e continua a colpire il nostro paese. Forse questa volta siamo stati fortunati ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.
La solidarietà è una delle chiavi per sconfiggere la malattia: “Non ho mai visto così tanta umanità e senso di coinvolgimento, questo momento negativo ha portato un’intera condivisione di momenti che con l’impeto di una normale vita quotidiana sarebbe impensabile. Anche la pallavolo sta facendo moltissimo, sia con la raccolta di fondi che con la diffusione di un atteggiamento maturo e consapevole”.
La pallavolo resta la sua grande passione: “Continuo a seguire il campionato regolarmente, ogni tanto riesco a vedere qualche partita, la nostalgia per il periodo in cui mi sono avvicinata allo sport in modo agonistico è tanta… ricordo ancora quando io e Luísa Paiva, a poco più di sedici anni, siamo andate a vivere a Porto per giocare. È stata una grande esperienza che mi ha fatto diventare quello che sono. Credo di essere diventata un buon medico anche grazie alla mia esperienza sportiva”.
(Fonte: CEV)