Di Redazione
Il campionato di serie A1 femminile si apre con il turno di riposo per la Igor Gorgonzola Novara che scenderà in campo per l’esordio stagionale il 27 settembre, contro la Zanetti Bergamo. Il coach delle igorine, Stefano Lavarini, non pensa tuttavia che questo possa essere un vantaggio per le sue ragazze, come riporta il Corriere di Novara:
“Un vantaggio relativo, perché è vero che avremo più tempo per l’allenamento ma è anche vero che per una squadra in costruzione come la nostra, il poter giocare con una certa continuità è una necessità assoluta e con tutte le limitazioni imposte dal Covid, questo non si è potuto concretizzare come si voleva”.
Per mantenersi in allenamento, l’Igor Volley ha effettuato due test match in pochi giorni: uno giovedì contro Busto Arsizio (2-2) e l’ultimo sabato a Monza (vittoria per 3-1): “Questa settimana –ha spiegato il tecnico di Omegna - abbiamo lavorato con degli obbiettivi ben definiti che sono scaturiti dai dati emersi dalla sconfitta di Vicenza. Ci
siamo focalizzati su determinati lavori tecnico-tattici specifici soprattutto nei giorni di allenamento tra le due amichevoli perché, nel test con Busto, abbiamo fatto discretamente la fase cambio palla, mentre non mi ha soddisfatto quella relativa a muro-difesa che è andata molto meglio sabato con Monza assieme alla pura fase attacco”.
“Certo è che noi siamo ancora nella fase costruzione - ha spiegato Lavarini – e ci vorrà ancora tanta pazienza perché diverse cose in campo non sono ancora stabili e quindi, specie all’inizio, abbiamo bisogno di tutte le risorse a disposizione. Quel che mi preme adesso è, avendo finalmente tutte le atlete a disposizione ed in grado di fare tutte più o meno lo stesso tipo di lavoro, di poter portare tutta la squadra ad una condizione accettabile perché fino a pochi giorni fa non abbiamo avuto la possibilità di farlo per i contrattempi che hanno limitato il lavoro di alcune”.
“Penso comunque –ha continuato Lavarini –che, chi più chi meno, tutti i nostri avversari si siano trovati di fronte ai nostri stessi problemi. In particolare, soprattutto per chi ha cambiato tanto e sono la maggior parte, il problema principale è stato il classico precampionato dove tra allenamenti congiunti, amichevoli e tornei, si arrivava di solito alla prima di campionato con una decina di test sulle spalle”.