Di Redazione
Ultimo tassello, e poi l’Imoco Conegliano 2018/2019 sarà completa e pronta a difendere il Tricolore cucito sul petto nell’ultima stagione dall’assalto di Scandicci e Novara. Una squadra da sogno quella allestita dal copresidente Pietro Maschio, riuscito — per la prima volta dalla nascita della società — a trattenere quasi tutte le atlete del sestetto titolare, nonostante le offerte giunte da ogni parte del globo per assicurarsi le prestazioni delle Pantere. Ma l’Imoco, dopo aver vinto lo scudetto e accarezzato Champions League, Supercoppa e Coppa Italia, nella prossima stagione vuole provare a rimpinguare la propria bacheca confermandosi fra le squadre leader in Italia e in Europa. Per farlo si ripartirà da coach Daniele Santarelli e da una squadra che, settore per settore, è stata addirittura rinforzata. Ora l’ultimo tassello da inserire è quello del cambio dell’opposto croato, Samanta Fabris: nelle prossime ore dovrebbe essere svelato il nome della giocatrice che prenderà il posto di Anna Nicoletti e che sarà quasi sicuramente una straniera. Maschio ha confermato che la pista italiana non offre molto, ma soprattutto ha anticipato che la giocatrice potrebbe arrivare da lontano: si confermerebbero così le voci, sempre più insistenti che vedrebbero l’Imoco molto vicina a un opposto in arrivo addirittura dal Giappone. Si tratterebbe della prima giocatrice nipponica nella storia del club gialloblù.
“Ormai è solo questione di dettagli”, dice Pietro Maschio a La Tribuna di Treviso. “Abbiamo trovato il secondo opposto adatto a noi, con le giuste motivazioni e di qualità certa. Il nome c’è, manca la firma sul contratto. In Italia non abbiamo individuato una giocatrice che corrispondesse alle nostre esigenze. E poi avevamo ancora uno spazio per una straniera. Certo, dovremo familiarizzare con una lingua nuova. Siamo contenti di essere riusciti a dare continuità alla squadra, confermando tutte le giocatrici principali e lo staff tecnico, con innesti importanti come Tirozzi e Sylla e una giocatrice di prospettiva come Fersino. Molto lavoro lo stiamo facendo in prospettiva anche con le giovanili a San Donà e penso che con la prima squadra già nei prossimi anni potremo attingere molto da quel bacino”.
Il miglior opposto giapponese è Miyu Nagaoka, (27 anni, 179 cm. per 65 kg.), in forza alle campionesse nazionali dell’Hisamitsu Springs; reduce da un’assenza di oltre un anno per l’infortunio al ginocchio sinistro (legamento crociato anteriore), non ha giocato la Volleyball Nations League, ma potrebbe rientrare per i Mondiali. Mancina come Nagaoka è Mari Horikawa (26 anni, 183 cm., 68 kg.), tesserata nelle Toray Arrows; Ai Kurogo e Yuki Ishii, che si sono messe in luce in Nazionale nelle scorse settimane, sono schiacciatrici, che però in campionato vengono spesso utilizzate anche in posto 2.
(Fonti: La Tribuna di Treviso e Corriere del Veneto)