Continua il braccio di ferro tra Lega Italiana Beach Volley e Fipav. La Corte d’Appello rigetta il reclamo

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Di Redazione

Nuovo capitolo nello scontro tra Lega Italiana Beach Volley e Federazione Italiana Pallavolo apertosi nello scorso marzo, quando la Fipav ha revocato alla LIBV il riconoscimento come Lega nazionale. Dopo che quest’ultima si era vista rigettare il ricorso presentato al Tribunale federale, anche la Corte d’Appello federale ha respinto il reclamo, confermando quindi la sentenza.

Secondo il parere della Lega, la Fipav non avrebbe avuto il potere di revocare il riconoscimento, a meno che le regolamentazioni della LIBV non fossero entrate in contrasto con i principi generali dello sport e le regole della Federazione. La Corte d’Appello ha però respinto questo principio, ritenendo che il riconoscimento possa venir meno anche “sulla base della valutazione del comportamento concretamente tenuto dalla Lega medesima“, e che la revoca sia “un atto a contenuto discrezionale“.

Non può sfuggire – scrive la Corte – che la Lega abbia assunto posizioni in contrasto con la Federazione e ciò prima ancora che fosse stipulata una convenzione tesa a regolamentare nello specifico l’attività della Lega medesima. […] In assenza di convenzione il controllo della Federazione è pieno e totale. Certamente, una volta operato il riconoscimento, non si può ritenere in alcun modo che tale riconoscimento sia per sempre, privando irragionevolmente la Federazione della possibilità di revocarlo qualora siano venuti meno i presupposti legittimanti“.

I contrasti tra LIBV e Fipav erano iniziati nel 2018 dopo la pubblicazione del nuovo Manuale del Beach Volley, che aveva imposto regole molto più severe per l’organizzazione di tornei. La disputa era arrivata al culmine in febbraio l’interruzione delle LIBV Major Series, il campionato per società organizzato dalla Lega.

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