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Coppa Italia, Bergamo ci prova ancora, ma Carenini avverte: “Antenne dritte, Cantù è velenoso”

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Di Redazione

Del Monte Coppa Italia-Bergamo. La storia recente parla di “simbiosi”. Quattro stagioni, quattro finali e due trionfi consecutivi: il primo il 23 febbraio del 2020 all’Unipol Arena di Bologna con il 3-2 su Brescia, il secondo l’11 marzo 2021 al PalaPozzoni di Cisano Bergamasco con il 3-0 su Porto Viro. E sarà ancora il fattore casalingo un piccolo grande vantaggio da capitalizzare a dovere e scaturito dal titolo di campione d’inverno, sinonimo del primo posto al giro di boa. Nel quarto di finale di domani (ore 20.30), dall’altra parte della rete ci sarà Cantù, contro cui il precedente più fresco invita a tenere le antenne dritte.

Al PalaFrancescucci, l’8 dicembre scorso, è stata proprio la squadra di coach Matteo Battocchio a spuntarla al quinto parziale e ad infliggere ai nostri l’ultima sconfitta prima di sei vittorie. Quel giorno, tra i brianzoli, c’era il palleggiatore Manuel Coscione mentre domani la regia sarà comandata dall’americano Dante Chakravorti che ha cominciato l’annata a Mondovì e che domenica ha esordito con la nuova maglia nello 0-3 interno subito da Santa Croce, il sesto incontro di fila senza raccogliere neppure un set. Ma i canturini, che hanno pagato un prezzo salatissimo in infermeria, stanno recuperando i pezzi e andranno affrontati con lo stesso approccio ammirato da inizio 2022.

“Conosciamo benissimo il Pool Libertas –spiega il presidente onorario Giuseppe Carenini – e sappiamo quanto sia velenoso, a prescindere dalle vicissitudini a cui ha dovuto far fronte. Lo abbiamo sperimentato in campionato sulla nostra pelle con la sconfitta esterna, in gara secca sarà altrettanto visto che può succedere di tutto. Rispetto allo scorso anno, quando abbiamo alzato il trofeo, è tutto diverso. Le avversarie si sono attrezzate a dovere, il torneo è molto equilibrato e poi sembra che vincere con Bergamo sia diventato un qualcosa che vale più di mezza stagione. Perciò serve dimenticare il passato e restare sul pezzo”.

L’Agnelli Tipiesse, a sua volta, sta uscendo a testa altissima da una fase alquanto complessa e si presenta alla sfida intenzionata ad onorare a pieno il ruolo di detentrice: “Assorbito il colpo del Covid – sottolinea – ci siamo ricompattati a dovere e ci stiamo ritrovando anche sul piano fisico. I successi con Siena, Reggio Emilia e Porto Viro hanno ribadito che quando c’è da mordere la squadra lo sa fare. Fondamentale, inoltre, aver recuperato Larizza. Anche se Cioffi è stato bravissimo in queste tre partite e non l’ha fatto per nulla rimpiangere”.

Quanto allo schieramento, nuovo ballottaggio tra i due centrali a fianco di capitan Cargioli mentre il resto prevede Finoli alzatore, Padura Diaz opposto, Pierotti e Terpin in posto 4 e D’Amico libero.

(fonte: Comunicato stampa)

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