Di Paolo Cozzi
Si respira aria di grande volley in quel di Bologna, dove fra poche ore andrà in scena una delle manifestazioni più importanti e sentite del panorama pallavolistico italiano, la final four di Coppa Italia. A contendersi la coccarda tricolore, ancora una volta, le Big Four del nostro campionato, le Quattro Sorelle che dominano il volley italiano e non solo da ormai parecchi anni.
Ma non sarà solo volley giocato questo weekend bolognese, perché come sempre accade la kermesse sarà un ottimo momento per parlare di volley mercato, capire gli intrecci che stanno nascendo in vista della nuova stagione fra procuratori, atleti e società. Senza dimenticare che questo lungo fine settimana di emozioni potrebbe chiudersi con l’annuncio del regista di Civitanova circa il suo futuro… Insomma, tanti motivi per non perdersi neanche un attimo di questo evento targato Lega Pallavolo Serie A.
Ma veniamo ai due match di semifinale: pronostico abbastanza secco sulla prima partita, in cui Civitanova parte sulla carta decisamente favorita contro Trento, in virtù anche delle vittorie conquistate quest’anno sia in regular season che in Champions League. Ma le squadre di Lorenzetti sanno gettare il cuore oltre l’ostacolo, mai darle per finite o perdenti, percio direi 70% Civitanova e 30% Trento
I marchigiani sono squadrone pressoché imbattibile quest’anno, ma in questo febbraio hanno subito qualche acciacco fisico nei loro uomini di punta (prima Leal,poi Juantorena e infine Rychlicki) che ha un po’ ridisegnato il loro assetto. Ma il Bruno di quest’anno ricorda da vicino il Bruno in versione verdeoro, e quando riesce a innescare il turbo fa girare i suoi attaccanti davvero a mille. In più Kovar in panchina, insieme a Bieniek e D’Hulst, è sinonimo di grande qualità a cui coach De Giorgi può attingere.
Per provare a mettere in difficoltà i marchigiani, Trento dovrà trovare continuità di servizio nella zona di conflitto fra i due cubani, sperando di farli saltare al più presto e costringere Bruno a macinare chilometri per il taraflex, perdendo di lucidità e precisione. Da gustarsi sottorete il duello al centro fra Simon e Lisinac, scontro fra due dei massimi esponenti della scuola moderna dei centrali: mettetevi il caschetto, ne vedremo delle belle!
In casa Trento sicuramente le ultime partite hanno portato maggior fluidità di gioco rispetto a dicembre, ma i tanti acciacchi hanno costretto spesso Lorenzetti a rimescolare le carte e attingere con frequenza alla panchina.Si è messo in luce il giovane Michieletto, talento di sicuro avvenire, forse ancora un po’ acerbo per poter impensierire i marchigiani. In più i trentini sono reduci da una lunga e difficile trasferta in terra ceca, dove solo nel rush finale sono riusciti a strappare il pass qualificazione nel girone di Champions League. Tante energie fisiche e mentali bruciate che mancheranno all’appello quando la squadra uscirà dallo spogliatoio.
Per Giannelli una gara in cui viaggiare al 120%, cercando subito il feeling con i propri laterali. Una delle chiavi a disposizione di Trento per provare a scardinare la corazzata Lube sarà proprio quella di far viaggiare la palla in banda e costringere soprattutto Simon a correre lungo la rete.
Più combattuta si prospetta la seconda semifinale, quella fra una Perugia che nelle sapienti mani di Heynen è diventata ancora più solida e cinica, e una Modena che dopo un dicembre horribilis dimostra ancora una volta come dalle situazioni negative si possa risorgere, anche più forti di prima. Scontro fra due palleggiatori dal grande talento, con l’americano Christenson, fresco di rinnovo triennale, chiamato all’ultimo grande salto di qualità per riportare Modena sul tetto d’Italia, cercando di non perdere velocità e tensione di palla nei momenti chiave del match.
Uomini decisivi nel match dovrebbero essere Leon e Bednorz, spalleggiati a suon di cannonate da due grandi opposti come Zaytsev e Atanasijevic. Mentre dal serbo mi aspetto come al solito un gran contributo al servizio, l’apporto di Ivan a muro potrebbe risultare determinante per spostare gli equilibri e costringere De Cecco a scelte diverse. In più l’oppostone della nazionale ha sempre la possibilità di scendere in ricezione e dare un concreto aiuto, cosa che contro la terribile batteria di battitori umbri non è di poco conto!
Sembrano essere un po’ tagliati fuori dal gioco in attacco i quattro centrali, visto che entrambe le squadre batteranno a mille trovando molti errori, e allora ecco che diventerà importante restare lucidi, concentrati, farsi trovare veloci e in anticipo sui contrattacchi e soprattutto lavorare a muro con il massimo dell’attenzione.
Perugia, capolista in Superlega, parte sicuramente con i favori del pronostico, ma Modena nell’ultimo mese e mezzo è cresciuta tanto, ha ritrovato un Anderson più sereno per la nascita del figlio e meno stanco dalle partite in maglia stelle e strisce, un Holt tornato gigante al centro della rete, e soprattutto ha ritrovato sicurezze e certezze nei momenti caldi del set. Quindi direi che vedo sì Perugia vincente ma con un 60% di probabilità, non di più, perché la squadra di Giani ha fame di vittorie… e anche tanta!