Graziano Crimella, storico presidente della Tecnoteam Albese Como, rocambolescamente retrocessa al termine dell’ultima stagione di serie A2, è tornato a parlare ai canali ufficiali della società dopo la sua prima reazione a caldo il giorno stesso della decisiva sconfitta al tie-break contro Mondovì: “Sono tanti anni che faccio il presidente, con quest’anno sono 41, e, comunque, la mia passione è immutata e fa parte della mia vita. Oltre alla passione, poi, ci sono da considerare tanti altri aspetti, che sono economici, organizzativi e altro. Adesso mi prenderò una pausa di riflessione per due o tre settimane, durante le quali si deciderà bene cosa fare per tutta la pallavolo Alba, riguardo sia la prima squadra che il settore giovanile”.
Tra i passaggi importanti dell’intervista non manca qualche parola sulle vicende sportive che hanno portato al risultato finale, con il suo triste epilogo, oltre che sulla mancanza di supporto dal territorio: “Il risultato sportivo e il sostegno che si riceve sono due discorsi diversi. Ho cercato di trasmettere la necessità di essere aiutati in altre sedi e in diversi momenti precedenti, ma non si può assolutamente dire che adesso abbiamo perso per questo. Come ho detto più volte, la serie A è un lusso per una realtà piccola come la nostra, che vive di sacrifici e volontariato. Un lusso per il quale, tutti gli anni per diversi motivi, l’asticella economica si alza, ma questo è un argomento già detto più volte sul quale non voglio ritornare se non nella speranza che ci sia qualche imprenditore o qualcuno che vuole decidere di aiutare una società che porta in giro per l’Italia il nome di Como e Albese con Cassano. Basta pensare che in serie A la Tecnoteam si allenava in tre posti diversi, con trasferte tra le province di Como e Lecco anche solo per raggiungere le palestre…“.
Qui sotto il video integrale dell’intervista.