Di Redazione
Una perdita complessiva di 7 milioni di euro: questo il danno arrecato alla pallavolo femminile dall’emergenza coronavirus e dalla conseguente sospensione dell’attività. A rendere pubblica la stima è Cristiano Zatta, nuovo direttore generale della Lega Pallavolo Serie A Femminile, in un’intervista a Samantha Pini su La Prealpina. “In questa valutazione – spiega Zatta – sono compresi anche i danni relativi ai diritti tv del volley che, pur inferiori alle centinaia di milioni di euro del calcio, non rendono comunque giustizia a un movimento che per praticanti a livello femminile è primo in Italia“.
Nella pallavolo femminile, infatti, i diritti per la trasmissione delle partite vengono incassati direttamente dalla Lega e utilizzati per la copertura dei costi; ma se il bilancio di fine anno dovesse risultare negativo, la perdita dovrà essere ripartita tra tutte le società. A oggi però non è facile stimare i costi da sostenere per ciascun club, visto che lo stop comporta sì mancati incassi, ma anche minori costi a carico delle squadre.
Anche il dg di Lega si dice comunque rammaricato per la scelta della Fipav di non concedere spazio a un possibile ritorno in campo in estate: “La possibilità di lasciare una finestra aperta per completare in qualche modo la stagione sarebbe stata la soluzione perfetta – dice Zatta – ma a prescindere da questo, l’attività proseguirà. Con la Rai, così come con tutti gli altri partner, stiamo discutendo per capire come ovviare allo stop del campionato. Le ripercussioni sono evidenti ma stiamo lavorando per trovare le giuste misure. Siamo già orientati sulla costruzione della prossima stagione, in modo veloce, per farci trovare pronti quando sarà possibile riprendere l’attività“.