Di Redazione
Il Girone Est del campionato di serie A2 Femminile è in stand by, in attesa della griglia delle prime cinque formazioni della classifica che insieme alle prime cinque piazzate del gruppo Ovest daranno vita alla Pool Promozione, che a questo punto non dovrebbe più partire il 14 febbraio. Praticamente assegnate la prima posizione alla neo promossa Megabox Vallefoglia e la seconda al Cuore di Mamma Cutrofiano, la contesa, per gli ultimi tre posti mancanti, resta invece aperta tra l’Omag San Giovanni in Marignano, Macerata, Ravenna e Soverato. Un lungo stop che potrebbe creare qualche problema alle squadra che corrono il rischio di perdere il ritmo partita.
“Questa sosta prima dell’inizio della seconda fase della stagione agonistica si sta rivelando più lunga del previsto, ormai sarà difficile se non impossibile rispettare la data stabilita. Bisogna essere bravi a gestire questo periodo particolare senza le partite ufficiali. Nulla di deciso, ma credo che il tutto possa slittare alla fine di febbraio – commenta Antonio Carratù, allenatore del Cuore di Mamma Cutrofiano al quotidiano Quotidiano di Puglia -. Ne approfitteremo per recuperare le risorse fisiche, ma le ragazze soprattutto dovranno ritemprarsi a livello tecnico e mentale. La squadra dovrà ritrovare le sue certezze, la determinazione e la voglia di vincere che sono mancate nelle ultime gare. Solo lavorando intensamente durante queste settimane di pausa ci faremo trovare pronti per disputare la Pool Promozione”.
La fase post regular season è stata inseguita e raggiunta con merito, sarà un mini torneo difficile e suggestivo al tempo stesso, che metterà in palio il salto nell’olimpo della serie A1. Un appuntamento con la storia per il Cuore di Mamma, che darà lustro alla società, alla squadra e all’intero ambiente pugliese. “Cutrofiano avrà la possibilità di lottare per qualcosa di straordinario – conclude il tecnico cutrofianese Antonio Carratù -. Sarà un motivo in più per prepararci per questa serie di incontri carichi di entusiasmo, dimostrando di poter dire la nostra“.