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D maschile: Paolo Guerini è il nuovo capo allenatore dello Scanzo Volley

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Di Redazione

Il fil rouge tra settore giovanile e prima squadra. Paolo Guerini vuole essere esattamente questo. L’allenatore, già al timone di Under 17 e Seconda Divisione, è il nuovo tecnico della Serie D-Under 19 in luogo del dimissionario Mario Marchesi.

Bergamasco, 36 anni, ha cominciato il suo percorso proprio nelle giovanili giallorosse nelle vesti di vice, ruolo che ha ricoperto sia nel Volley Bergamo (con Raffaello Usubelli, Stefano Lavarini e Daniele Turino) sia in serie A2 con l’Olimpia Bergamo di Alessandro Spanakis nella stagione 2018/2019. Nell’ultimo torneo, invece, ha guidato Nembro alla promozione dalla serie C alla B. Un background ampio e trasversale formato sul campo, essenziale per una visione completa e globale del vivaio.

“Impossibile dire no ad un’opportunità simile nel club in cui sono nato e cresciuto – spiega il coach -. È un orgoglio e uno stimolo. Un ringraziamento di cuore alla società per la dimostrazione di ulteriore fiducia. Vivo questo mondo da 20 anni, da svariate prospettive e questa è una fortuna che voglio capitalizzare anche in questa nuova avventura”. Che peraltro è iniziata con il piede giusto con la vittoria 3-1 su Bottanuco. Guerini, inoltre, sarà un vero “collante” per il vivaio in virtù della nuova mansione ma anche per il binario diretto che manterrà con l’Under 17-2^ Divisione nella quale verrà maggiormente responsabilizzato anche Luca Martinelli, il palleggiatore della serie B: “Continuerò anche il lavoro con loro. Ci sono motivazioni, entusiasmo e positività – sottolinea Guerini -. Ma anche la consapevolezza che ci vorranno tempo e pazienza per conoscere i ragazzi e per far assimilare loro le mie idee. Fondamentale effettuare le scelte giuste in base agli elementi a disposizione, non solo tecnicamente ma anche psicologicamente. Vorrei creare una sintonia tra le varie squadre, anche con allenamenti congiunti e in modo tale che per i giocatori sia uno stimolo misurarsi con i più grandi. Il tutto, nel tempo, strizzando l’occhio alla prima squadra. Che dev’essere un’aspirazione ed il simbolo d’attaccamento alla maglia”

(fonte: Comunicato stampa)

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