Dal "no" alla scuola ai passi indietro, passando dal Club Italia… Presidente, batta un colpo!

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Una settimana o, al massimo, dieci giorni: tanto è durata la verve comunicativa della “nuova” Fipav guidata da Bruno Cattaneo. Il tempo di raccogliere qualche consenso per una supposta nuova era di trasparenza e comunicazione degli atti e delle volontà federali, e poi di nuovo il buio. Nel migliore (o peggiore a seconda dei punti di vista) stile Magri, anche il “nuovo” presidente si sta trincerando dietro la cortina della non comunicazione, degli atti “secretati” e di una gestione ben lontana da quanto aveva promesso in campagna elettorale.

Sarà in attesa di un piano redatto dalla consigliera delegata a marketing e comunicazione?

A proposito di promesse fatte in tempo di voto citiamo testualmente dal programma di Cattaneo: “Occorre incentivare fortemente l’attività nel settore della scuola e in quello promozionale, dando vita a un lavoro sempre più intenso per far sì che i giovani e giovanissimi passino dall’attività scolastica a quella sportiva. Un ruolo centrale nel programma di gestione della Federazione deve essere garantito alla scuola, da sempre culla di tutta la nostra attività”.

Fin qui i buoni propositi, poi nella realtà accade che la “nuova” Fipav il 12 aprile scorso con una lettera inviata al Miur (Ministero Istruzione Università e Ricerca) e al Coni firmata dal segretario generale Alberto Rabiti, comunichi che “la Federazione non prenderà parte all’organizzazione delle Finali Nazionali dei Campionati Studenteschi di Pallavolo del corrente anno scolastico”.

La Fipav, che nelle passate edizioni era sempre stata parte attiva, ne fa una questione di “tempi e modalità per una congiunta analisi delle necessità” per giustificare il passo indietro. Ma fa una concessione: il “nostro Comitato Regionale Abruzzo potrà esclusivamente fornire lo staff arbitrale, le cui spese di viaggio, vitto e alloggio, saranno comunque a carico del Comitato organizzatore”. Praticamente una società di servizi, non un ente che promuove il volley: con tanti saluti agli incentivi nel settore scuola e al programma elettorale.

Con il beach volley e con la scuola, quindi, Cattaneo è partito malino. Riuscirà a far meglio col Club Italia che, soprattutto al femminile, ha sempre pensato essere uno dei suoi fiori all’occhiello?

Qualche dubbio lo abbiamo: ad annunciare il nuovo tecnico che guiderà le azzurrine nel campionato di A2 non ci ha pensato la Fipav ma il presidente di Filottrano, Renzo Gobbi, nel congedarsi da Massimo Bellano. Ancor più sconcertante, invece, è quel che sta accadendo allo staff uscente: il presidente federale ha demandato tutta la questione al neo c.t. Davide Mazzanti rimbalzando le richieste di chiarimenti sul prossimo futuro. Tutto legittimo finché si tratta della possibilità di Mazzanti di scegliersi i collaboratori, decisamente meno quando lo si mette nella condizione di dover “congedare”, imbarazzatissimo perché non è il suo ruolo, uno staff sotto contratto con la Fipav. Operazione cui dovrebbe essere deputato il presidente o, almeno, un dirigente.

Quando saranno comunicati gli staff della Nazionale femminile e del Club Italia? Non sappiamo i tempi, ma di sicuro sarà fatto tra squilli di… Trombetta.

Dalle azzurre all’attività internazionale. Il weekend delle Final Four di Champions League a Roma ha portato nella capitale il presidente della FIVB, Ary Graca e quello della Cev, Aleksander Boricic. Ricordiamo gli strali di Cattaneo contro gli organi internazionali che durante la campagna ha accusato di puntare solo ai soldi e poco alla promozione del volley. “Io sono molto preoccupato – diceva al Corriere dello Sport lo scorso 28 febbraio riguardo a Cev ed Fivb – si pensa solo i soldi. Ospitiamo le due finali di Champions League e costeranno 250mila euro ciascuna, l’anno prossimo ci vorrà un milione di euro. Finora ospitare gli Europei non costava nulla, dal 2019 la Cev vuole 5 milioni di euro”. Ora ci chiediamo se tra una foto e l’altra, magari durante il Board of Amministration della Cev, il “nuovo” presidente della Fipav ha chiarito la sua così critica posizione agli illustri ospiti. Tracce di interventi in tal senso non ce ne sono… Curioso anche, nell’occasione, che tra i progetti presentati nell’assise Cev, ci sia stato il “Volleyball at School” nato per diffondere la pallavolo tra i più giovani. Sarà arrossito Cattaneo pensando al “no” ai Campionati Studenteschi?

Ultimo capitolo la congestione dei calendari. Sollecitato sul tema dalla Gazzetta dello Sport, Cattaneo ha parlato di una strategia comune con le Leghe (quante volte l’abbiamo già sentita questa?), e ha aggiunto: “Una delle strade sarebbe quella di rinunciare a una Coppa. La Challenge è destinata a sparire nel giro dei prossimi 12 mesi. Ma non basterebbe a dare respiro ai calendari”. Ma al di là della politica della rinuncia e del passo indietro che, a quanto pare, sta caratterizzando questa “nuova” era federale, quali sono le idee, le proposte e la capacità di farsi sentire nelle sedi internazionali? Presidente, batta un colpo.

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