Di Redazione
Sabato alle 17.30 l’ultima partita della stagione per la Damiano Spina Oria.
La formazione brindisina ha il secondo, e ultimo, match point per chiudere da sola al quinto posto in classifica.
Bisognerà vincere almeno due set a Bari Carbonara contro la Pvg, quest’ultima già promossa ai playoff.
Le oritane sono padrone del proprio destino, quindi, senza pensare a quello che accadrà tra Ponticelli e Cave. Come detto basta un punto per centrare quello che è diventato un altro obiettivo stagionale, dopo la salvezza conquistata in anticipo.
Ci è andata vicino sabato scorso in casa, ora l’occasione ancor più ravvicinata per le ragazze di Piero Acquaviva, prima delle meritate vacanze dopo una stagione lunga e contraddistinta da momenti difficili ed altrettanti esaltanti.
“Ci aspettiamo innanzitutto tanto pubblico, loro vorranno rilanciarsi dopo due giornate dopo hanno fatto 0 punti ma comunque hanno conquistato i playoff e continueranno a giocare. Noi, dal canto nostro, dobbiamo cercare il giusto approccio e lottare su ogni pallone, come abbiamo fatto noi. Non cerchiamo alibi, pensiamo a giocare. Mi è dispiaciuto lasciar il pubblico di casa con una sconfitta ma siamo pronti a rifarci”.
Un’annata che va chiudendosi per la Damiano Spina Oria ma, come spiega Acquaviva, “resta comunque vada una stagione positiva: partivamo dal terzultimo posto, ora siamo in ballo per il quinto posto. Dobbiamo essere continui: se pensiamo a Orsogna loro hanno avuto una battuta costante per tutto il match. Noi abbiamo attaccato più o meno sulle stesse percentuali, loro hanno ricevuto e difeso meglio”.
Da un lato Bari che ha conquistato il terzo posto, dall’altra Oria a caccia di quei due punti: che gara sarà l’ultima di regular season?
“Questo campionato ha dimostrato che si può vincere e perdere con chiunque e tutto dipende dall’approccio alla gara, da parte nostra e loro. Le motivazioni fanno la differenza: noi volevamo vincere in casa per chiudere al meglio davanti al pubblico amico, stesso discorso vale per loro. E sia chiaro: nello sport non ci può essere appagamento, fino all’ultimo giorno che si sta in palestra deve sudare e lottare per gli obiettivi prefissati”.
(Fonte: comunicato stampa)