Di Redazione
Sarà la “scommessa” della squadra canarina il prossimo anno, giovane, italiano e pronto ad un campionato da protagonista, Daniele Lavia ha rilasciato oggi le sue prime dichiarazioni in gialloblù.
Daniele cosa rappresenta per te arrivare a vestire la gloriosa maglia di Modena nell’anno preolimpico?
“È stata una scelta importante, sono onorato di essere qui perché Modena è una società storica e non vedo l’ora di iniziare questa preparazione. Mi piace l’ambiente, abbiamo già iniziato da una settimana e credo che potremo toglierci delle grandi soddisfazioni”
Sei cresciuto nelle squadre del sud dove è più difficile emergere, hai giocato a Ravenna nella scorsa stagione e ora sei qua. Quanto sei orgoglioso di te stesso?
“Tanto, perché non è stato facile. Ho dovuto lavorare il doppio e fare tantissimi sacrifici. Al sud non è come nelle squadre del nord, proprio perché l’ambiente è un po’ complicato, non ci sono tutte queste possibilità di emergere e di lavorare al meglio”
Diventi il terzo atleta “modenese” ad essere nato all’ospedale di Cariati, qui ci sono già Domenico Berardi del Sassuolo e il pilota della Ferrari Academy Antonio Fuoco. Li conosci personalmente? Puoi dirci qualcosa sulla passione per lo sport in Calabria?
“Non conosco questi atleti personalmente però posso dire che in Calabria, anche se non ci sono grosse possibilità, i ragazzi hanno una spiccata propensione allo sport, soprattutto verso il calcio… purtroppo (ride, ndr). I giovani puoi trovarli spesso mentre giocano a calcio per strada, i campetti di calcio sono sempre occupati così come i campetti di beach volley d’estate, quindi lo sport è abbastanza presente nelle vite dei calabresi”
Di Daniele Lavia colpisce l’espressione sempre sorridente. Ci puoi raccontare cosa succede nella tua testa mentre giochi una partita importante? Come riesci a mantenere questa serenità?
“È difficile raccontarlo, perché quando si gioca una partita importante c’è bisogno di tanta concentrazione. Però io mi concentro e allo stesso tempo mi lascio sopraffare dalle emozioni, quindi sono sempre sorridente. Stando in campo con i tuoi compagni di squadra, con i quali condividi tutto 24 ore su 24, è ancora più bello esprimere le proprie emozioni e poterle condividerle”
Modena è una piazza importante che nonostante gli ultimi avvenimenti legati al Covid porta su di sè la pressione della vittoria, tu senti già da subito il “peso” della maglia che indosserai e che obiettivi ti sei dato a livello personale?
“La maglia pesa tanto, è vero, però se si lavora bene e si fanno tanti sacrifici credo che i risultati arriveranno, soprattutto con questa maglia, quindi il risultato raggiunto varrà doppio. Gli obiettivi a livello personale sono quello di crescere il più possibile, sia a livello tecnico che fisico, poi vorrei conoscere tanta gente. Vorrei diventare un buon giocatore e portare Modena a grandi livelli”
Blengini ha speso parole di grande elogio per te, senti la responsabilità di essere il faro della “next generation” azzurra?
“Vorrei diventarlo, la responsabilità ancora non la sento perché credo sia presto, parliamo dell’anno preolimpico, è una situazione comunque importante che vorrei sfruttare. La responsabilità è tanta, è vero, però sono felice di averla”
Il pubblico di Modena sta rispondendo in modo straordinario alla campagna abbonamenti, cosa vuoi dire ai tuoi nuovi tifosi?
“Li ringrazio, spero di vederli tutti al PalaPanini e spero che riusciremo a dargli tante emozioni in campo e tante vittorie”
(Fonte: comunicato stampa)