Foto Federazione Italiana Pallavolo

Daniele Lupo verso le Olimpiadi: “Non riesco a immaginarle senza inno e bandiera”

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Di Redazione

Nei giorni in cui tutto il mondo dello sport trema per le Olimpiadi di Tokyo, messe ancora in dubbio dalla nuova ondata della pandemia di coronavirus, l’Italia ha un motivo di preoccupazione in più: gli atleti del nostro paese rischiano infatti di dover partecipare ai Giochi senza i simboli nazionali. Si tratta di una sanzione estrema a cui il CIO potrebbe ricorrere, nella prossima riunione del 27 gennaio, se non si ricomponesse nel frattempo il dissidio con l’Italia. L’accusa è quella di aver violato i principi della Carta Olimpica con la riforma dello sport approvata dal primo governo Conte, che ha affiancato al Coni la società pubblica Sport e Salute, eludendo così l’indipendenza del Comitato Olimpico nazionale.

La prospettiva non lascia tranquillo Daniele Lupo, che fu il portabandiera azzurro nella cerimonia di chiusura di Rio 2016 e oggi, in un’intervista a Piero Guerrini su Tuttosport, confessa: “Proprio non riesco a immaginare di gareggiare senza i nostri simboli distintivi. Mi auguro che si trovi una soluzione comune, perché, lo dico sempre a tutti, alle Olimpiadi avverti la magia che ti circonda e in cui vivi. Il tempo stringe, ma io fino all’ultimo conterò su un cambiamento, su un allineamento alle norme del CIO“.

Il beacher azzurro parla anche della sua preparazione insieme a Paolo Nicolai: “Ci stiamo allenando a Formia in vista del primo torneo stagionale a Doha, nel mese di marzo. Sperando che si disputi. Lo scorso anno, nonostante l’epidemia stesse esplodendo, non lo fermarono. Siamo chiusi qui, rispettiamo i protocolli e le dovute cautele. Ogni cinque giorni un tampone. Non bisogna mai smettere di lottare contro questo virus, ma con l’obiettivo olimpico non possiamo fermarsi“.

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