Di Redazione
Aveva sognato un finale molto diverso per l’avventura nei Campionati Mondiali femminili, e ora deve fare i conti con una squadra ferita nel morale oltre che nel risultato. Davide Mazzanti prova ad analizzare la sconfitta in semifinale contro il Brasile, individuando il punto di svolta della sfida: “Avevamo visto che sarebbe stata una partita faticosa, ma anche nella fatica abbiamo avuto le nostre occasioni per poterla girare. Probabilmente quel finale di terzo set ci ha tagliato le gambe e nel quarto non siamo rientrati con la lucidità giusta. Ho provato a lasciare alle ragazze il tempo di tornare fuori, come avevano fatto nel terzo, ma poi il gap ha iniziato a crescere e abbiamo perso la consapevolezza di poter stare davanti“.
“Anche quando facevamo qualcosa di buono sembrava sempre che non fosse abbastanza – riassume Mazzanti – questa è la cosa che ha pesato di più e non ci ha fatto giocare con le sensazioni giuste. Era una partita complicata, dovevamo scegliere bene i colpi, e invece spesso abbiamo aspettato a colpire; così loro hanno avuto buon gioco nel toccarci e murarci tanto. Alla fine del terzo set sembrava avessimo trovato più ritmo e questo faceva ben sperare, perché la qualità dell’attacco era fondamentale per stare davanti a loro. Invece dal quarto siamo tornati ad aspettare e abbiamo fatto ancora più fatica“.
Sabato alle 16, dunque, le azzurre dovranno giocarsi il terzo posto contro gli USA: “Sarà una partita tosta dal punto di vista emotivo, perché non è la finale che volevamo giocare – ammette il CT – ma abbiamo un po’ di tempo per guardarci in faccia e andare in campo a fare il nostro“.
(fonte: YouTube Federazione Italiana Pallavolo)