Di Redazione
Un salto spezzato sul più bello, quello della nazionale femminile di Davide Mazzanti proiettata verso Tokyo 2020, che riprenderà con la prospettiva di un anno di lavoro in più per un gruppo giovane ma allo stesso tempo ricco di esperienza e aspettative. Lo spostamento delle Olimpiadi al 2021 non potrà però che far bene alle ragazze guidate dal tecnico marchigiano, sulla panchina azzurra dal 2017 da primo condottiero, così come dichiarato oggi nella 9a puntata di CQR Allenatori Live sui canali social del CR FIPAV Puglia: “E’ difficile dire cosa ne sarà del prossimo anno, sarà un anno pieno di incognite. Forse il bello è proprio non sapere cosa sarà l’anno prossimo. Sappiamo che abbiamo più tempo e dobbiamo sfruttare al meglio questo tempo che ci è stato regalato. Stiamo riuscendo ad approfondire temi che non avremmo affrontato in questo modo, un anno in più ci permetterà di rivalutare tutto“.
Un palmares di tutto rispetto tra club e nazionale quello di Davide Mazzanti con in bacheca tre scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppa Italiana conquistate in giro per lo stivale italico, giro iniziato nella massima serie propio in terra di Puglia nel 2005 come secondo allenatore a Santeramo alle spalle di Lorenzo Micelli e concluso, prima di tuffarsi a pieno in azzurro, con la conquista del terzo scudetto e della Coppa Italia sulla panchina di Conegliano tra 2016 e 2017.
Nei recenti ricordi non può mancare quello legato al preolimpico di Catania, nella bolgia del palasport siciliano, in un week end che ha regalato alle azzurre il pass per la rassegna a cinque cerchi: “Quando vinci pensi sempre a quello che hai ottenuto ma era così tanto lo stress accumulato in quella manifestazione che il mio pensiero è stato quello di pensare a se questo non fosse accaduto. Pensare di dover affrontare la qualificazione a gennaio sarebbe stato molto pesante. Non mi è mai capitato di pensare al contrario”.
Si è poi passati alla parte più tecnica, quella riservata al pubblico di allenatori, pugliesi e non, che hanno interagito durante la diretta insieme alle domande poste dal responsabile del CQR Allenatori FIPAV Puglia Piero Zambetta: “Il talento è quella parte che ci porta fino a un certo punto, valicabile solo grazie alla follia”, ha esordito così Davide Mazzanti nella chiacchierata legata agli aspetti tecnici e gestionali che un tecnico di una nazionale affronta quotidianamente. Mazzanti ha poi proseguito evidenziando l’importanza del valorizzare il talento che un atleta può incrementare grazie anche al rapporto con tecnico e gruppo: “E’ solo nel confronto che un talento si realizza ma soprattutto si sviluppa“. Spunti interessanti frutto dell’esperienza di un tecnico che ha accompagnato un gruppo di atlete dalla selezione giovanile, guidando nazionale juniores e Club Italia, alla nazionale seniores, puntando alla massima manifestazione sportiva come le Olimpiadi.
Tra gli interventi degli ascoltatori anche quello di una giovane pallavolista del 2008 che ha chiesto al tecnico azzurro un conforto per questo momento di stop forzato al quale Mazzanti ha risposto rincuorando l’atleta, incoraggiandola a trasformare questo momento di fermo in entusiasmo per quando sarà possibile riprendere a sudare in palestra.
Sul futuro Mazzanti ha poi tracciato i prossimi passi per la ripresa del lavoro con una stagione imminente che sicuramente sarà contrassegnata da qualche punto interrogativo ma che sicuramente non distoglierà lo sguardo del tecnico azzurro dall’obiettivo principale di tutto un gruppo segnato dalla grinta di chi ha in tasca un sogno: “Sarà un anno pieno di incognite ma in cui le ragazze potranno sperimentare qualcosa di più in campo e noi potremo studiare qualcosa in più per loro. Per quanto riguarda la direzione tecnica stiamo cercando di riattivare tutti i progetti come Metti in gioco il tuo talento, l’Italia siete voi, e puntare molto sul Club Italia che sia un laboratorio, non solo un posto dove far crescere le nostre atlete. La preparazione estiva non cambierà, in mezzo tante cose che potremo fare meglio”.
In conclusione Mazzanti ha ricordato la sua esperienza in Puglia come secondo allenatore di Santeramo in A1 nel 2005: “Credo che allenare in Puglia sia stato un pò come vivere le Olimpiadi di Pechino e Londra. Abbiamo vissuto in Puglia ogni tipo di esaltazione, sia quando eravamo in difficoltà che quando abbiamo affrontato i play off. Alle Olimpiadi la cosa particolare è proprio la sensazione di smarrimento che hai dopo una sconfitta, diversa rispetto a qualsiasi altro tipo di sconfitta, e quello che ho vissuto in Puglia in quegli anni è proprio questo. Le Olimpiadi è come allenare in Puglia, nel bene o nel male esalta sempre quello che vivi“.
(Fonte: comunicato stampa)