Di Redazione
Nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia della Consar Ravenna. Davide Saitta, però, è pronto a fare le valigie e lasciare Ravenna. Un addio o un arrivederci? Per il momento un addio. Il capitano della formazione ravennate, infatti, come riportato nell’edizione odierna del “Corriere Romagna”, nella prossima stagione non vestirà la maglia della Consar ma potrebbe giocare a Vibo Valentia.
Il primo pensiero del palleggiatore, che tra qualche settimana lascerà Ravenna con Nicoletta e la piccola Noemi, nata poco più di un anno fa al “Santa Maria delle Croci”, è intriso quindi di dispiacere? «Sì, è un peccato salutarsi così – spiega il 32enne catanese – senza abbracci, senza strette di mano. Qui ho trovato un ambiente bellissimo, dove sono stato davvero bene. Durante il lungo viaggio verso casa telefonerò un po’ a tutti, dal presidente Casadio fino al “tuttofare” Jimmy. Mi mancheranno le partite al Pala De André, il tifo dei sostenitori, in particolare quello degli eccezionali Rvs, e gli allenamenti al Pala Costa. Non c’è stato un giorno in cui non fossi stimolato ad andare in palestra e questo è anche merito della grande coesione del gruppo e del lavoro dei componenti dello staff tecnico, dai quali ho imparato tantissimo e che ringrazio».
Quindi il secondo pensiero non può che andare a Bonitta? «Ho avuto modo di apprezzare Marco sia nella veste di direttore generale, sia di allenatore. Già da dirigente era sempre presente, mentre da coach lo è stato ancora di più. Assieme ai suoi collaboratori ha fatto un lavoro immenso e penso che in Italia ci siano poche persone con la sua competenza».
Guardando al futuro, invece, sembra che per Saitta sia in programma un avvicinamento alla sua Sicilia: Vibo Valentia si trova in pole position? «Si è innescata una girandola di spostamenti dei palleggiatori e quindi, se tutto va bene, dovrei restare in Italia. Sembra che per me ci sia anche la possibilità di scelta e Vibo potrebbe essere una delle destinazioni. Si tratta di una società storica, che metto sul piano delle migliori realtà d’Italia per tradizione e risultati. Quando sarà il momento, farò le mie valutazioni».