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Decreto Sostegni Bis: tutte le norme a favore dello sport

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Di Redazione

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la versione definitiva del Decreto Sostegni Bis, il provvedimento approvato dal Governo per supportare i settori economici più colpiti dalla pandemia di coronavirus. Come già annunciato nei giorni scorsi, il decreto contiene un articolo (il numero 10) interamente dedicato alle misure di sostegno al settore sportivo, articolato in tre azioni principali: l’ampliamento del credito d’imposta sulle sponsorizzazioni, la concessione di contributi a fondo perduto alle società e il supporto ai finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo.

Per quanto riguarda il credito d’imposta, il provvedimento estende a tutto l’anno solare 2021 le disposizioni relative agli investimenti effettuati nel secondo semestre del 2020: il 50% del valore delle sponsorizzazioni di entità superiore ai 10mila euro sarà “restituito” sotto forma di credito. Il tetto di spesa fissato per il 2021 è di 90 milioni di euro, che corrispondono a circa il doppio della cifra richiesta per gli ultimi sei mesi del 2020 (tra 40 e 45 milioni) tramite le oltre 2000 domande presentate.

Sul fronte dei contributi viene istituito un fondo con una dotazione di 56 milioni di euro che potrà erogare contributi a fondo perduto in favore delle società sportive professionistiche che non abbiano superato nel 2020 il valore della produzione di 100 milioni di euro, e delle società e associazioni sportive dilettantistiche che abbiano sostenuto spese per l’effettuazione di test anti-Covid. Entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto dovranno essere definite le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione del contributo.

Inoltre, la dotazione del Fondo unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche, istituito nel 2020, viene incrementata di 180 milioni di euro per l’anno 2021: questo fondo potrà a sua volta erogare contributi a fondo perduto alle società che sono state costrette a sospendere l’attività sportiva per le restrizioni dovute alla pandemia.

Infine il credito sportivo: il decreto amplia di 30 milioni di euro le risorse a disposizione del Fondo di garanzia istituito dalla legge 289 del 27 dicembre 2002, e di altri 13 milioni di euro la dotazione del Fondo speciale istituito dalla legge 1295 del 24 dicembre 1957. I due fondi potranno, rispettivamente, prestare garanzia (fino a un importo massimo di 225 milioni di euro) e concedere contributi in conto interessi sui finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo o da altri istituti bancari per esigenze di liquidità delle Leghe che organizzano campionati nazionali e delle società sportive professionistiche.

Si stima, infatti, che l’impatto della pandemia sui bilanci sia valutabile in una perdita del 34% dei ricavi totali, pari a circa 326 milioni di euro, di cui 86 milioni per i soli mancati incassi dalla vendita dei biglietti.

(fonte: Governo.it)

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