Foto Med Store Macerata

Dennis: “A Macerata dove tutto è iniziato e dove magari chiudere il cerchio”

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Di Redazione

Tanti anni passati all’estero e un curriculum da far invidia a chiunque. Angel Dennis che in Italia ha vestito per tanti anni la maglia della Lube e di Modena è tornato quest’anno nel Bel Paese proprio nella città dove ha vinto tanto e che gli ha lasciato bellissimi ricordi. Lo schiacciatore cubano, infatti, in questa stagione vestirà la maglia della Med Store, formazione che affrontare il campionato di Serie A3 Credem Banca.

«A Macerata è incominciata la mia carriera pallavolistica e qui forse potrei chiuderla: insomma è la città dove tutto è iniziato e dove magari chiudere il cerchio», ha dichiarato Dennis al quotidiano Il Resto del Carlino Macerata.

Cosa le hanno detto i dirigenti della Med Store per convincerla a giocare a Macerata? «Io e mia moglie volevamo restare in Italia anche per via del virus. Eravamo qui in vacanza quando ho incontrato Modica (ds della Med Store) con il quale siamo stati compagni di squadra. Parlando gli ho svelato l’intenzione di non muovermi e lui mi ha proposto di venire a Macerata».

Che campionato si immagina possa essere l’A3? «L’Italia è il Paese della pallavolo perché c’è tanta organizzazione e c’è molto rispetto per i giocatori. Io sono tranquillo proprio per l’elevata organizzazione, poi ci saranno molti ragazzi ai primi passi della carriera, ciò mi rende felice perché alla mia età potrò imparare da loro e nel contempo trasmetterò a questi ragazzi la mia esperienza».

Nel suo curriculum ci sono tanti successi tra squadre di club e nazionale, cosa deve fare per mantenere le elevate aspettative che inevitabilmente si ripongono su di lei? «Allenarmi sempre nella stessa maniera, dare tutto ogni giorno e la partita diventa più facile quando hai questo atteggiamento in cui non lasci nulla al caso. È la mia filosofia da sempre e metterla in pratica mi trasmette tranquillità e far sì che non ci sia quella pressione che toglie la tranquillità. Quest’anno continuerò su questa strada: lavorerò sodo, aiuterò i compagni e i risultati verranno fuori».

Quali sono le motivazioni che la portano ogni giorno in palestra a sudare e a mettersi in gioco? «La passione per la pallavolo che con il tempo è diventato un lavoro. Poi è ciò che so fare meglio anche se nel frattempo ho un titolo di studio in Economia e finanza».

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