Foto: Exprivia Molfetta

Di Pinto: “La programmazione del calcio è perfetta anche per la Superlega”

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Di Redazione

Cinque promozioni in A1, record di risultati regionali con il rally point system, la nazionale spagnola portata tra le prime otto del ranking e la Coppa Challenge a Perugia. Sono alcuni traguardi raggiunti dalla leggenda pugliese Vincenzo Di Pinto, che è stato intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno per dei consigli su come fare per uscire da questa crisi che sta coinvolgendo anche l’ambiente pallavolistico.

Le Leghe maschile e femminile di A scrivono al governo denunciando il rischio di scomparire. Ci crede? «La chiusura era opportuna in A2, viste le condizioni di Brescia e Bergamo e di tutte le categorie inferiori. Con la probabile apertura del 4 maggio, e quindi, con la possibile ripresa del calcio è chiaro che si sta riaprendo il dibattito. E forse si apre una probabile grande occasione»

Sta dicendo che il volley può riprendere? «La programmazione del calcio è perfetta anche per la Superlega: ripresa allenamenti dal 4 maggio e partite a porte chiuse dopo un mese circa, magari con un minitorneo per assegnare scudetto con diretta TV per ogni match. Sarebbe un probabile successo di visibilità, per gli sponsor e per il futuro, con tutti gli altri sport assenti. Del resto, lo sport è un lavoro-spettacolo come dicono gli inglesi al massimo livello».

Dibattito aperto, d’accordo. A parte il fortissimo palleggiatore argentino De Cecco a Civitanova, la prossima s’annuncia una stagione senza bollicine. Non è così? «Economicamente si ridurrà circa del 20%, ma il livello di gioco rimarrà lo stesso. Sono già pronte le quattro squadre da scudetto sempre più forti. Nella Lube, Bruno torna a casa ed arrivano De Cecco e Lagumdzija. A Perugia arriva Travica, con Solè e Vernon-Evans. A Modena ci sarà il grande Grebennikov, con Taylor Sander, Lavia e Stankovic. A Trento giocherà il grande Abdel Aziz, Lucarelli e Kooy. In più Piacenza ha i contratti di Grozer , Russel, Clevenot e forse del nostro Hierrezuelo.»

E, Vibo a parte, ancora poco Sud? «Qui per il futuro servirà un grande matrimonio di competenza tra un presidente, lo sponsor più un manager dirigente ed un coach manager veri conoscitori del territorio, capaci di ottimizzare le poche risorse economiche nel tempo,con tanto lavoro, pazienza e programmazione. Bisogna creare un gruppo di lavoro per fare un ciclo. La Puglia ha necessità dell’unico veicolo promozionale e di crescita territoriale come la Superlega per valorizzare una discreta base»

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