In vista dei prossimi impegni della nazionale maschile a Bari, la Gazzetta del Mezzogiorno, in un pezzo a firma Fabrizio Nitti, ha raccolto in una lunga intervista le impressioni di Vincenzo Di Pinto, pugliese doc, su queste due campagne europee delle squadre azzurre. Partendo dal torneo maschile, “la sorpresa sarebbe se la finale non fosse tra Italia e Polonia” afferma senza girarci troppo intorno il coach. “Occhio però alla Slovenia, che nonostante il continuo cambio di allenatori riesce sempre ad essere pericolosa”.
“A Bari vedremo giocare un’Italia forte, che si diverte ed entusiasma il pubblico con le grandi giocate di Giannelli, Michieletto, Russo… Inoltre questa è una nazionale che anche grazie al suo atteggiamento e disponibilità si fa voler bene e crea affezione nel pubblico”.
Due battute anche sulla nazionale femminile, a partire dal caso Egonu che sta tenendo inevitabilmente banco da giorni: “C’è stato un equivoco di fondo sulla Egonu. Una giocatrice così forte, se convocata e sta bene, deve giocare, altrimenti meglio fare come ha fatto De Giorgi con Zaytsev”.
E poi aggiunge: “La nazionale femminile, nonostante il grandissimo movimento, anche di sponsor, vince poco e su questo bisogna analizzare il perché. A livello giovanile mondiale le nostre ragazze normalmente dominano, però, in proporzione al maschile, ci sono poche giocatrici di interesse internazionale. Perché? Mi chiedo – conclude Di Pinto –: è un fatto di metodologia di lavoro?”