Diffusione Sport: grande successo per la festa del Minivolley
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Di Redazione
Una bellissima festa di minivolley con tanti colori e festanti grida di gioia si è svolta domenica 4 febbraio a Imola nella palestra Cavina, organizzata dalla scuola di pallavolo Diffusione Sport.
Numerosa la presenza di giovani pallavolistiche che in circa 100 bambine si sono divertite, chi travestite e chi anche solo con la faccia dipinta, giocando su 10 campi, con la partecipazione di società di zone limitrofe, Sesto Imolese, Cus Medicina e Mordano.
Le gare sono state disputate dividendo le atlete nelle nuove categorie stabilite dal progetto Volley S3 (white, red, green e under 12) lanciato dallo scorso anno dalla Federazione Pallavolo per organizzare l’attività del minivolley, utilizzando anche la modalità di partite a tempo (10 minuti) al posto del solito punteggio conclusivo dei 25 punti.
Grande successo ed entusiasmo ha creato la presenza della mascotte della scuola di pallavolo Diffusione Sport “WINNER” che si è presentato in palestra in carne ed ossa a disposizione delle atlete per un selfie e foto di gruppo.
Prossimo appuntamento organizzato dalla scuola di pallavolo Diffusione Sport il 18 marzo con la festa dedicata alle donne “Women’s day”.
Dopo l’Emilia Romagna nel 2023 (Bologna) e il Molise nel 2024 (Campobasso) sarà quindi la Puglia ad ospitare le Final Four di Coppa Italia dei campionati di Serie B
Molti la conoscono come allenatrice (molto amata) e Direttrice Tecnica del Volley Academy Toscana, altri la ricordano come ex giocatrice che ha anche calcato i campi della Serie A2. Stiamo parlando di Meri Malucchi, donna straordinaria la cui vita è stata stravolta nel maggio 2024 dalla diagnosi di un tumore al cervello. Ma da sportiva quale è, Meri di mollare o arrendersi non ne ha mai voluto sapere.
Dalla scoperta della malattia, la 58enne nativa di Pistoia ha continuato ad occuparsi dell'Academy Toscana, non ha mai smesso di investire sui giovani, ma ha anche lanciato un'operazione sociale per dare supporto a chi come lei sta lottando contro una malattia. Da pallavolista la risposta diretta ad un attacco potente è un muro punto e da qui nasce il Meri Team – Alziamo il muro.
"Ho lanciato un’operazione, ‘Meri Team – Alziamo il muro’, contro la sofferenza, contro la malattia, contro la solitudine: abbiamo registrato il marchio, sono nate le t-shirt. Il caso mi ha portato alla Neurochirurgia di Livorno prima, al Turati poi, ma senza questa esperienza mai avrei conosciuto l’eccellenza di nessuno dei due - ha detto Meri alla collega di QuotidianoNazionale, Linda Meoni -. Vorrei che con ‘Meri Team’ potessimo trovare fondi da destinare a queste realtà. Per la comunità, per chi verrà dopo di me. Vorrei coinvolgere la Lega Pallavolo: oggi è toccato a Meri, a Pistoia, poi a Giovanna, in qualsiasi altra città".
Nei periodi trascorsi in Ospedale e al Centro di riabilitazione Turati di Gavinana il via vai di persone non si è mai fermato, a partire proprio dalle atlete che ha contribuito a lanciare nel volley che conta, passando alle sue ex compagne di squadra e perfino alle sue avversarie e ad altri volti noti e non del mondo della pallavolo. Nell'estate scorsa, Malucchi ha anche ricevuto un abbraccio speciale da parte della figlia di una sua collega allenatrice e cara amica. Questa ragazza risponde al nome di Carlotta Cambi, che ha fatto vivere a Meri un momento indimenticabile, permettendole di indossare la medaglia d'oro conquistata a Parigi.
Foto da Quotidiano Nazionale
Ma la gioia di un incontro che rimarrà nella storia e nella memoria di tutto il personale del Turati non è l'unico sorriso che amici e familiari hanno strappato a Meri. Nella giornata di giovedì 17 aprile a Quarrata è andata in scena una festa di inaugurazione particolare, raccontata dal collega Gianluca Barni su 'La Nazione'. Nella palazzina in cui l'ex giocatrice abita, infatti, la sua famiglia ha fatto realizzare appositamente per lei un ascensore per permetterle di muoversi con più facilità. Questa "cerimonia privata-pubblica scherzosa" è stata organizzata in modo impeccabile dalle sue amiche delle pallavolo: Erika Innocenti, la mente dietro a quanto organizzato, Gianna Mosi, Benedetta Ferrari e Simona Rossetti. Tra abbracci, sorrisi e qualche lacrima di commozione, Meri ha compiuto un altro passo in questa vita che definisce "ricca".
Alla fine di tutto una cosa è certa, Meri il taraflex non lo ha abbandonato e mai lo farà, ma i progetti in cantieri sono comunque molti: "Ho accumulato tanto di quel materiale emotivo, umano e spirituale da poterci scrivere tre libri. E lo farò, ho già iniziato".