Di Redazione
La Sir Safety Conad Perugia centra l’obiettivo semifinale con una Gara 3 solida e concreta contro Milano, senza farsi spaventare dai “fantasmi” che l’hanno tormentata nelle ultime partite. Non può che essere soddisfatto Dragan Travica: “Abbiamo avuto un grande approccio alla partita, siamo stati aggressivi al servizio e in attacco e ne è venuto fuori un gran primo set. Poi abbiamo sofferto nel secondo e nel terzo, ma siamo stati lucidi e non ci siamo fatti prendere dalla fretta, anche se in certe situazioni non siamo stati perfetti“.
“Siamo in un momento non facile della nostra stagione – prosegue il regista della Sir – e dobbiamo cercare di concentrarci ancora di più per giocare bene a pallavolo, di non correre quando le azioni hanno bisogno di essere concluse in 2, 3 o 4 scambi. Oggi l’abbiamo fatto parecchie volte, e con la nostra prestazione abbiamo abbassato un po’ il livello tecnico di Milano. Era una partita difficile, siamo stati veramente bravi“.
Adesso c’è da pensare alla semifinale contro la Vero Volley Monza, che in questa stagione è la bestia nera di Perugia: “Abbiamo perso due volte su due – ricorda Travica – è una squadra che gioca molto bene a pallavolo, sono molto sciolti quando giocano e hanno grande aggressività a muro e al servizio, oltre a giocatori di esperienza. Sarà una semifinale dura, com’è giusto che sia. Noi dobbiamo prepararci bene, purtroppo non abbiamo tantissimo tempo, ma questa partita ci ha dato una mano a prendere un po’ più di certezze. E poi è una semifinale scudetto, dobbiamo anche cercare di divertirci un po’“.
Prima, però, la “mission impossible” nella semifinale di Champions League di ritorno contro Trento: “Quest’anno – dice il palleggiatore – diverse volte ci siamo tirati su le maniche nelle situazioni più delicate e complicate e ci siamo dati un gran daffare. Questa volta la posta in gioco è più alta e il livello dell’avversario è altissimo, quindi sarà più difficile fare l’impresa, però quello che voglio e mi auguro è di entrare in campo ed essere noi stessi, nella rabbia, nel cuore, nella testa, nella tecnica, dall’inizio alla fine. In queste situazioni può succedere di tutto, va giocata la partita palla dopo palla. La situazione è complicatissima, ma credo che le situazioni complicatissime debbano anche accendere un fuoco che magari finora non c’è stato“.
(fonte: YouTube Sir Safety Perugia)