Di Redazione
Conto alla rovescia in pieno svolgimento per la Final Four di Del Monte Coppa Italia, che sabato 25 e domenica 26 febbraio riporterà il grande volley maschile al Palazzo dello Sport di Roma. Sarà la quarta volta nella storia della competizione in cui il trofeo si assegna nella capitale: l’unica delle quattro finaliste che ha ricordi piacevoli in questa location è Trento, che nella stagione 2011-2012 riuscì in un’epica rimonta dallo 0-2 ai danni della Lube. E in quell’occasione ad alzare il trofeo fu un certo Matey Kaziyski, ancora oggi capitano dei trentini. Gli altri precedenti riguardano il 1994-95, quando Modena si impose su Treviso per 3-1, e il 1998-99, edizione in cui fu Cuneo a imporsi per 3-0 sempre sui trevigiani.
Al Palazzo dello Sport di Roma saranno ben 8 i campioni del mondo in campo: il capitano azzurro Simone Giannelli e Roberto Russo con Perugia, Yuri Romanò, Leonardo Scanferla e Stefano Recine con la maglia di Piacenza, Riccardo Sbertoli, Daniele Lavia e Alessandro Michieletto a Trento. Insieme a loro anche il campione d’Europa 2021 Alessandro Piccinelli, il campione d’Europa Under 22 Paolo Porro e il campione d’Europa Under 20 Gabriele Laurenzano.
Oltre al trofeo e alla coccarda tricolore, la Final Four metterà in palio anche la partecipazione alla Del Monte Supercoppa del prossimo anno per le due squadre che centreranno l’accesso alla finale. Se una o entrambe le finaliste dovessero qualificarsi alla Supercoppa attraverso la partecipazione alle Finali Scudetto, si procederebbe “a scalare” in ordine di arrivo in Regular Season.
Diverse le novità che verranno sperimentate nei due giorni di Final Four, già annunciate in occasione della presentazione in Campidoglio la prima è la Video Check Room, che gestirà (lontano dal campo) i 23 “occhi” delle telecamere del Video Check System. L’analisi delle immagini sarà remotata, e il terzo arbitro analizzerà le chiamate richieste coadiuvato da un tecnico di Genius Italy (braccio tecnico-commerciale del sistema della Lega Pallavolo).
Panchine e primo arbitro saranno dalla stessa parte del campo, di fronte alle telecamere. Allenatori e giocatori in panchina saranno dunque parte dello show, aumentando il grado di coinvolgimento e la trasmissione delle emozioni della gara in corso. La Lega Pallavolo adegua il proprio disegno del campo ai suggerimenti di Volleyball World e della FIVB, che già in occasione dei più recenti eventi internazionali hanno proposto una ripresa televisiva più vicina ad altri sport e meno “calcistica”.
Sarà riproposto anche il limite di 15 secondi per effettuare il servizio dopo la fine dell’azione precedente, per diminuire i tempi morti e aumentare lo spettacolo. Quattro LED agli angoli del campo, visibili da parte di tutti i giocatori, scandiranno il tempo. Il primo arbitro autorizzerà il servizio dopo aver verificato che le due squadre siano pronte a giocare e che il giocatore che deve servire sia in possesso della palla. Dopo le sostituzioni e i time out, oppure in casi eccezionali come infortuni, provvedimenti disciplinari, richiesta Video Check ecc., la regola resterà invece quella degli 8 secondi dal fischio dell’arbitro.
Nel caso in cui il servizio venga effettuato oltre il tempo limite per la prima volta nel set, la squadra subirà un richiamo a fine azione (non cumulabile con nessun’altra tipologia di richiamo); per la seconda e le successive volte, sempre nel corso di ogni singolo set, la squadra sarà sanzionata con la perdita del servizio.
In occasione della Final Four sarà utilizzata anche la musica di “Soundtrack Volley“, una libreria musicale libera da diritti appositamente creata per essere colonna sonora delle gare di Serie A, e che solleverà club e atleti dalle problematiche sempre più pressanti dei diritti d’autore legati alla musica nei palasport. Dopo il test ben riuscito nella Del Monte Supercoppa a Cagliari e nella Del Monte Coppa Italia di A2, quella del 25 e 26 febbraio sarà la prima edizione della Coppa Italia di SuperLega a sonorità completamente autentiche.
(fonte: Comunicato stampa)