Di Redazione
Il coronavirus è un ricordo. Earvin Ngapeth ha messo da parte la brutta parentesi con la malattia contratta a marzo e ora è a casa a Poitiers, come racconta in un’intervista alla Federazione francese: “È andato tutto bene, i primi due giorni sono stati molto complicati, dopo, ho trascorso quindici giorni in ospedale, un periodo lungo che non è stato facile vivere, ma una volta superato questo non ci sono stati altri problemi. Niente effetti collaterali, niente affaticamento, mi sono ripreso rapidamente. Dopo che la stagione in Russia è stata chiusa me ne sono tornato a casa”.
In Francia le cose vanno molto bene, riposo e un po’ di allenamento in sicurezza: “La mia regione è una delle meno colpite, gli ospedali non sono sovraffollati, credo che ci siano pochi casi di persone in terapia intensiva. Finalmente mi sto riposando, spesso siamo sotto stress con un calendario molto serrato. Anche se si tratta di un riposo diverso, perché forzato, è bello tirare il fiato. Non appena ci sarà la possibilità di andare oltre i 100 chilometri, voglio davvero prendere un po’ d’aria fresca e andare in vacanza. Sto anche ricominciando ad allenarmi: ho ordinato l’attrezzatura per farmi una sala pesi a casa, quindi riesco a lavorare in silenzio”.
Sarà un’estate di riposo e senza eventi: “In Russia la situazione è ancora abbastanza complicata, quindi è probabile che ci vorrà un po’ più di tempo rispetto a noi qui. Aspetto che il club mi dia notizie per organizzarmi. Sarei dovuto rientrare subito dopo le Olimpiadi che sono state posticipate. Penso che sarò a disposizione fin dall’inizio di agosto. Il rinvio delle Olimpiadi è una delusione ma con il senno di poi è stata una decisione corretta. Il desiderio di esserci sarà ancora più forte e ci permetterà di prepararci molto bene, sapendo che quest’anno, la Francia ha delle grandi possibilità”.
Il bilancio della stagione è negativo, e non solo per il coronavirus: “La delusione più grande è la bocciatura in Champions League, questa è la prima volta che Kazan non passa la fase a poule. È stata una grande delusione, abbiamo avuto problemi a giocare nel nuovo sistema. Anche il calendario è stato complicato, perché abbiamo trascorso pochissimo tempo tra la Coppa del Mondo per club in Brasile, che non era prevista all’inizio, e una partita di Champions League in Belgio che abbiamo anche perso. Dopo, e questa credetemi non vuole sembrare una scusa, la Champions League è scappata. Nonostante tutto ci sono stati ancora risultati positivi: eravamo comunque secondi in campionato a parità di punti con la prima in classifica, qualificati per la finale del campionato, avevamo comunque vinto la Coppa nazionale. È un peccato che la stagione sia finita così”.
Nonostante le richieste di mercato, Ngapeth resta a Kazan valutando positivamente il ritorno di Alekno in panchina: “Avevo diverse offerte in Italia ma quando sono venuto a Kazan l’obiettivo era vincere la Champions League, non ho voglia di andarmene senza aver raggiunto l’obiettivo. Il ritorno di Vladimir Alekno in panchina è una buona cosa, è un allenatore che ha vinto tutto, un punto di forza. Ma bisogna tenere conto del fatto che ha avuto problemi di salute: sono contento che sia tornato ma non voglio che questo metta in pericolo la sua salute”.
Kazan sta rinforzando la squadra con pochi innesti: “La squadra è quasi completamente confermata. Mikhailov riprenderà il suo posto e c’è l’arrivo di Bednorz che esce da due grandi stagioni a Modena, è stato davvero impressionante, per noi è un acquisto fantastico per noi. Al centro c’è il ritorno del centro russo Volkov, che ha molta esperienza, quindi avremo una grande squadra che sarà in grado di giocare tutti i titoli su tutti i tavoli, sono molto contento. In tutto questo ci vuole tempo”.
(Fonte: FFVB)