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Earvin Ngapeth: “Il mio infortunio? Modena ha enormi responsabilità”

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Il suo divorzio definitivo dalla Valsa Group Modena dopo 7 stagioni (le ultime due consecutive) si è consumato ormai da qualche mese, ma le polemiche non sono ancora sopite. Earvin Ngapeth le riaccende in un’intervista a Ouest-France, in cui fa il punto sui deludenti Europei chiusi dalla Francia al quarto posto e sul brutto infortunio (per la precisione, una lesione al tendine del quadricipite destro) che gli ha impedito di rendere al meglio nel corso della rassegna continentale.

Problemi fisici di cui Ngapeth addossa, senza mezzi termini, le colpe alla sua ex società: “Modena ha un’enorme responsabilità, non ha fatto il suo lavoro. Sentivo dolore al ginocchio, ma non sono stati fatti esami approfonditi. Qualche esame è stato eseguito, certo, ma leggere i risultati non è il mio mestiere: mi hanno detto che non c’era niente. Abbiamo giocato la finale di CEV Cup e solo quando sono arrivato in Francia, e il ginocchio mi faceva ancora male, si è scoperta la lesione del tendine. È improbabile che lo staff medico di Modena non l’avesse visto… penso che abbiano preferito non dirmelo, perché non c’era la possibilità di fare turn over e di farmi riposare. Non dico che non avrei giocato la finale se lo avessi saputo, ma avrei cominciato prima le terapie“.

Le sue condizioni attuali, lo schiacciatore transalpino le descrive così: “Sono al 50%, non ho né la velocità, né la forza, né l’esplosività che servono. A parte l’energia che ci metto quando entro della panchina, il mio nome ha un certo peso che si fa sentire, crea delle difficoltà agli avversari; ma sono rimasto fermo quattro mesi, e altri giocatori si sono infortunati. Se Italia, Polonia o Slovenia avessero avuto i problemi che abbiamo avuto noi, non sono sicuro che sarebbero arrivati nemmeno in semifinale“.

Ngapeth, comunque, non è preoccupato in vista del prossimo anno e del grande appuntamento con le Olimpiadi 2024 in casa: “Quando perdi vedi tutti i lati negativi. Bisogna restare lucidi e pensare alle cose positive: abbiamo sofferto per due mesi, ma siamo arrivati in semifinale. Sappiamo cosa è successo quest’anno e che non abbiamo mostrato il nostro vero volto: per la prossima stagione sono sereno e fiducioso. La cosa più importante per noi è arrivare ai Giochi al completo e in buona forma fisica“.

(fonte: Ouest-France)

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