Di Redazione
Per noi che scriviamo di sport, per i tifosi, per gli addetti ai lavori, la prima definizione che viene da dare di Paola Egonu è di sportiva, declinata in tutti i vari modi possibili: stella, campionessa, giocatrice. Ecco, per molti di noi è una giocatrice, o meglio, “solo” una giocatrice, e forse l’errore che commettiamo è proprio questo. Bene ha fatto, invece, la collega Federica Furino di DonnaModerna a definire Egonu “stella della Nazionale italiana di volley e attivista per i diritti”.
C’è una bella differenza, perché di giocatori o giocatrici, qualunque sia la loro disciplina, ce ne sono milioni, ma molti meno che si impegnano su altri temi, che ci mettono la faccia rischiando, come capita spesso, come è capitato a Paola, di essere fraintesi, alle volte, o criticati, spesso e volentieri. Può piacere o meno, interessare o lasciare indifferenti, ma è una scelta che andrebbe comunque rispettata. Sempre e comunque.
“Quando hai obiettivi grandi, devi avere il coraggio di essere la persona che vuoi diventare e questo fa da barriera. Chi supera quella barriera vede anche la vulnerabilità, il dolore, i sacrifici. Tanti però si fermano all’aspetto più scintillante e non capiscono perché una persona con una vita come la mia, in apparenza bella e facile, si ritrovi a parlare di certe cose, a “fare quella che soffre”, l’attivista”.
“Qual è per me la misura del successo? Le vittorie nello sport, sapere di aver fatto bene il tuo lavoro e avere il rispetto degli altri. Ma non solo. Quando un mese fa la donna delle pulizie di un palazzetto mi ha detto: “Tu sei quella che parla dei nostri diritti”, ho pensato: ecco, il successo è questo”.
E poi conclude: “Perché voglio essere un’attivista? Perché se ci fosse stato qualcuno così quando ero una bambina mi avrebbe dato il coraggio di superare tutte le piccole difficoltà che stavano tra me e i miei sogni”.
Per questo suo impegno Paola Egonu è stata scelta come ambassador di Pomellato, insieme alla star di Hollywood Jane Fonda, la scalatrice iraniana Nasim Eshqi, l’attrice americana Joey King, per un video sul tema “La forza delle donne” realizzato per la giornata dell’8 marzo.