La lunga “telenovela” sulla cittadinanza di Ekaterina Antropova si è finalmente conclusa: come preannunciato nel corso della presentazione dei Campionati Europei a Roma, la giocatrice russa è ora a tutti gli effetti cittadina italiana e potrà quindi vestire la maglia della nazionale già nell’imminente rassegna continentale (che prenderà il via il 15 agosto a Verona).
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato oggi il conferimento della cittadinanza “per meriti speciali” alla giovane opposta della Savino Del Bene Scandicci, nata in Islanda nel 2003 e cresciuta in Russia prima di trasferirsi in Italia nel 2018. “L’attivazione della procedura di concessione della cittadinanza italiana – spiega il comunicato del Governo – è stata proposta dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) che ha segnalato la giovane atleta per gli ottimi risultati sportivi conseguiti nella sua disciplina“.
Nel 2021 Antropova era stata al centro di una querelle sulla nazionalità sportiva: la FIVB aveva inizialmente dato ragione alla Russia, che sosteneva di averla tesserata per prima, e da allora l’opposta era stata considerata una giocatrice straniera. A marzo 2023, però, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha dato ragione all’attaccante, che poco dopo – lo scorso 2 maggio – è stata inserita dal CT Davide Mazzanti nella lista delle 30 giocatrici convocabili nell’arco della stagione.
Per poterla effettivamente schierare in nazionale, tuttavia, mancava ancora l’ultimo e decisivo passaggio, frutto di un paziente lavoro politico della Federazione Italiana Pallavolo e del CONI. Antropova si è allenata per buona parte dell’estate con le nuove compagne, come “invitata” ai vari collegiali, e a questo punto la sua convocazione per gli Europei appare scontata: lo stesso Mazzanti non ha fatto mistero delle sue intenzioni, dichiarando di averla provata anche come schiacciatrice di posto 4 oltre che come alternativa a Paola Egonu.
(fonte: Federazione Italiana Pallavolo)
