Di Eugenio Peralta
Difficile, ormai, anche contare i trofei individuali e di squadra che ha già messo in bacheca, alla tenera età di 22 anni. Eppure Paola Egonu, almeno fuori dal campo, non perde la sua abituale imperturbabilità né al momento di ritirare il premio di MVP della Coppa Italia Frecciarossa dalle mani di Lara Lugli, protagonista del caso mediatico della settimana, né quando le tocca rispondere alle domande dei giornalisti. “Abbiamo vinto, siamo state brave, ma da domani si pensa alla partita di mercoledì… mercoledì, giusto?“, chiede conferma all’addetto stampa dell’Imoco Simone Fregonese.
Nel corso della finale si è vista Paola sacrificarsi molto anche in difesa: “Qualsiasi piccolo gesto conta, abbiamo voluto dare tutto“. E sulla Igor Gorgonzola Novara, che sarà la prossima avversaria anche in Champions League, dice: “Ogni squadra è la nostra rivale, ognuna scende in campo contro di noi per dare il cento per cento a tutto fuoco e senza niente da perdere, quindi tutte sono difficili“. La sfida con le piemontesi è servita all’Imoco anche per crescere: “Sappiamo quali sono le cose che non abbiamo fatto abbastanza bene, adesso abbiamo tempo per lavorarci in vista del prossimo impegno“.
L’ultima risposta, per cui Egonu si prende tutto il tempo necessario, è però la più significativa nella sua essenzialità: come si fa ad avere sempre fame dopo 55 successi consecutivi? “Siamo atlete, abbiamo sempre fame“.