In una stagione che per il reparto dei centrali della Cucine Lube Civitanova parte sicuramente in salita, c’è un Enrico Diamantini pronto a scendere in trincea e combattere sin dal primo giorno. Il centrale di Fano conferma la sua fedeltà alla maglia biancorossa per la sesta stagione consecutiva:
“Per me è sempre molto semplice scegliere di vestire i colori di una realtà come la Lube. Sono anni che sto a Civitanova, ed oltre a sentire come casa una società nella quale sono cresciuto sin dalle giovanile, mi sono sempre trovato molto bene nel tempo. Certo, ogni anno ho sempre necessità di trovare stimoli, obiettivi sportivi e la motivazione per proseguire in questo progetto. Ma devo dire che non mi sono mai mancati“.
Quest’anno cosa si è detto prima di cominciare?
“Che vorrei provare a riconfermarmi. Non mi sento mai appagato del ruolo e di ciò che chiedo a me stesso stagione dopo stagione. Mi piace il fatto che ogni anno ci si ritrovi per continuare nel percorso di crescita, ponendosi come obiettivo quello di vincere tutto“.
Lei incarna un po’ quei valori, quel modo di essere parte di questa società storica. Esiste la cosiddetta “mentalità Lube”?
“Esiste un modo di ‘essere Lube’. Uso un’espressione che sento spesso dire al nostro presidente. Una principio che ha creato in primis in un’azienda storica e che ha sempre cercato di trasmettere anche all’interno della squadra. In questo percorso nel quale si cerca di essere dei vincenti, di poter arrivare a essere insieme qualcosa di importante, mi sono sentito di essere cresciuto e ne sono fiero“.
Che aria si respira nei primi giorni di questa nuova stagione?
“(ride, n.d.r.) Intanto dobbiamo cercare di far tornare la palla rotonda. Scherzo, ci dedicheremo alla prima parte molto fisica, poi man mano che al gruppo si aggregheranno gli elementi della rosa vecchi e nuovi, imposteremo la stagione che abbiamo in mente“.
Il punto di forza di quest’anno?
“Abbiamo cambiato qualcosina e possiamo schierare molteplici formazioni, ruotando centrali e schiacciatori. Mi ripeto, ma l’obiettivo è quello di fare un bel lavoro per arrivare a conquistare i traguardi che ci siamo prefissi“.
Mi dica qualcuno che ha curiosità di vedere con la maglia Lube…
“Non credo di fare un torto a qualcuno se le faccio il nome di Lagumdzija. Cambierà l’assetto della squadra, quindi la curiosità dipende da come riuscirà ad entrare in squadra ed apprendere quel famoso metodo. È un giocatore fortissimo, che già da anni si è mosso bene nel nostro campionato e lo ha conosciuto nella sua interezza. Staremo a vedere“.
L’arrivo dell’opposto ha portato ad alcune riflessioni sull’assetto. La prima ha riguardato Zaytsev. Le posso chiedere cosa pensa di Ivan e del percorso fatto assieme a Civitanova?
“Il suo percorso è iniziato subito in salita con un’operazione. Io ho da subito apprezzato la sua grande disponibilità nel comportarsi da vero professionista, mettendosi a disposizione dell’allenatore e della squadra“.
In questi giorni si è parlato molto del problema fisico di Simone Anzani. Posso chiederle cosa ha provato, da compagno e da pari ruolo, nel leggere e vivere questo momento difficile per lui?
“Anni fa sono stato operato all’occhio per il distacco della retina. Ho pensato a quando ho vissuto il momento in cui non sai bene come e quanto sarà duro il recupero. Devi farti forza e andare avanti. Lui è un leone, viene spesso a salutarci e sono fiducioso che possa rientrare presto nel gruppo squadra“.
di Roberto Zucca