Nell’ultimo match della Pool A degli Europei maschili l’Italia fa cinque su cinque battendo anche la Germania al termine di una sfida che non aveva nulla da dire in termini di classifica e qualificazione, ma che ha regalato comunque ai 5mila di Ancona (ennesimo sold-out per un incasso totale di 176.970,85 euro) una partita tiratissima per cinque lunghi set.
Il motore azzurro all’inizio è un diesel, poi trova le giuste sgasate aggiudicandosi il primo set per 22-25. Un set dove abbiamo fatto molto bene a muro (4 a 1), ma molto male al servizio (7 errori e 1 solo ace). Per nostra fortuna la Germania è stata a sua volta fin troppo fallosa in attacco (38% contro il 65% degli azzurri), ma alla ripresa dei giochi aggiusta la mira (62%) e fa comunque 1-1. Per l’Italia si tratta del primo set perso in questo Europeo.
Nel terzo subiamo ancora maledettamente il servizio avversario (che sale già a 10 ace, alla fine saranno in tutto 13) ma almeno sbagliamo meno dai nove metri (solo 2 errori). In più Sbertoli, entrato per Giannelli, ha il merito di dare agli azzurri nuove soluzioni in attacco permettendoci di andare sul 2-1. Nel quarto entra anche Bottolo (per Lavia), unico degli azzurri a non aver mai messo piede in campo sin qui all’Europeo, ma è disfatta totale, con gli azzurri che perdono addirittura a 14 e in grandissima difficoltà.
Tiratissimo anche il tie-break, poi Michieletto si prende la scena (alla fine saranno 21 punti per lui con il 52% in attacco, 3 ace e altrettanti muri) e non ce n’è più per nessuno. Meglio così, forse. Meglio andare a Bari con una maglietta bella sudata e intrisa anche di un pizzico di paura, piuttosto che con la testa troppo alta e la guardia troppo bassa. Avversaria agli ottavi (sabato alle ore 18.00) sarà comunque la Macedonia del Nord, da rispettare come tutte ma che dovremmo battere senza il rischio di fare un’altra maratona.
Sestetti – De Giorgi non stravolge il suo starting-six e si affida alle diagonali titolari Giannelli-Romanò e Michieletto-Lavia con Galassi-Russo coppia centrale e Balaso libero. Dall’altra parte della rete Winiriaski gioca dall’inizio con Tille in palleggio opposto a Reichert, Rohrs e Karlitzek gli schiacciatori, Maase e Krage al centro e Zenger libero.
1° Set – Il primo punto del match lo firma Karlitzek in pipe, poi filotto azzurro fino all’errore in battuta di Giannelli (2-3 Italia). Lavia brekka ancora da seconda linea, poi stampiamo già il secondo muro della serata con Russo (2-5). La Germania comunque non si disunisce e anzi trova prima la parità ai 6 e mette pure la freccia con un ace beffardo di Rohrs e un mani-out di Karlitzek. 8-6 e time-out chiamato da De Giorgi che evidentemente vede i suoi non attendi come vorrebbe. I tedeschi si spingono fino al 12-9, poi sul -1 (13-12) è Winiriaski a fermare il gioco e fare due chiacchiere con i suoi.
L’Italia resta in scia, pareggia ai 16, torna avanti (17-18) grazie ancora al fondamentale del muro, ma continua a regalare troppo dai nove metri. Il primo ace lo trova però Galassi e vale un nuovo break (18-20), ma è seguito subito da un altro errore che spiana la strada alla Germania per l’ennesima parità (ai 20) di questo primo set. Brekkiamo ancora (20-22) poi una volta intravisto il traguardo ingraniamo la quinta e chiudiamo con il primo tempo di Russo, armato ancora magicamente da Giannelli (22-25).
2° Set – Falsa partenza dell’Italia anche a inizio secondo set (7-4) e altro time-out immediato chiamato da De Giorgi. Questa volta però la Germania guida a “elastico” praticamente per tutto il set (10-9, 14-10, 16-16, 18-16), con gli azzurri che continuano a litigare con la linea dei nove metri ma nel finale riescono ancora una volta a cambiare marcia. I punti al bacio di Lavia, lungo linea devastante e pallonetto nella terra di mezzo, valgono la parità ai 19 e il primo vantaggio in questo parziale. Il finale è tutto punto a punto, ma con la Germania che prima contro brekka (22-20) e poi chiude 25-23. Per l’Italia è il primo set perso del torneo.
3° Set – De Giorgi decide di fare qualche cambio anche lui. Dentro allora Sbertoli per Giannelli alla ricerca di nuove soluzioni e magari una scossa. La mossa paga e andiamo avanti 1-5 (altro muro di Russo). Time-out Germania. Lavia e Romanò allargano la forbice, il tutto sempre beneficiando di un turno al servizio di Michieletto (condito anche da un ace) che viene tolto dalla linea dei nove metri solo da un coniglio tirato fuori dal cilindro da Karlitzek con un cambio di mano volante. Gli ace di Tille riportano sotto i tedeschi (9-11), poi Sbertoli mura prima Reichert e poi fa ace pure lui (10-13).
Ma il problema di questo match, reso ancora più evidente in questo set, sono gli ace che l’Italia sta subendo. A metà del terzo parziale siamo già a quota 10 per la Germania, decisamente troppi. Se non capitoliamo è solo grazie alla verve di Sbertoli, a cui va dato il merito d’aver acceso finalmente in attacco sia Romanò che Michieletto. Difendiamo il vantaggio con qualche brivido (17-22, 21-23) ma andiamo ugualmente sul 2-1 nel computo dei set chiudendo con una gran sbracciata di Lavia (22-25).
4° Set – Altro cambio del nostro CT: dentro Bottolo per Lavia e con Sbertoli che resta padrone della cabina di regia. Subito 4-1 Germania in avvio e time-out di De Giorgi che bacchetta i suoi per la troppa foga in attacco (e relativi errori).
Romanò ne infila due e ricuce parzialmente lo strappo, poi la Germania allunga ancora (10-6) e il nostro CT ferma di nuovo il gioco. Il set però è ormai indirizzato (17-10, 23-14) e finisce con un punteggio severissimo per gli azzurri (25-14), mai apparsi così in difficoltà in questo Europeo.
5° Set – Il tie-break inizia per fortuna nel migliore dei modi, con due sassate terrificanti di Michieletto. Risponde Reichert, in assoluto tra i migliori dei suoi (insieme a Karlitzek) e del match. Brekkiamo con Romanò, poi beneficiamo della sfrontatezza di Mosca e Rinaldi, ma ancora non riusciamo a scrollarci i tedeschi di dosso (5-7, 6-8, 8-10) che anzi ci affiancano ai 10.
Magia di seconda di Giannelli, rientrato per il finale. Michieletto timbra il suo “ventello” e ci porta sull’11-12, ma si gioca ora punto a punto. Altro punto mani-out della stella di Trento (12-13), errore in attacco di Rohrs che allarga troppo il compasso e match point per noi (12-14). Doppio attacco di Michieletto tenuto dai tedeschi, poi Rohrs spara ancora out e ci regala la vittoria!
Germania-Italia 2-3 (22-25, 25-23, 22-25, 25-14, 12-15)
Germania: Tille 4, Reichert 14, Karlitzek 26, Krage 7, Rohrs 17, Maase 9, Zenger (L), Schott 0. N.e. Fromm, Kaliberda (L), Grozer, Kampa, Brehme, Krick. All. Winiarski.
Italia: Michieletto 21, Giannelli 1, Galassi 5, Lavia 10, Romanò 15, Russo 12, Balaso (L), Sbertoli 2, Scanferla (L), Bottolo 0, Rinaldi 3, Mosca 1. N.e. Bovolenta, Sanguinetti. All. De Giorgi.
Arbitri: Ozan Cagi Sarikaya (TUR), Igor Porvaznik (SVK)
Durata set: 28, 30, 30, 27, 16.
Germania: 13 a, 23 bs, 3 mv, 32 et.
Italia: 7 a, 20 bs, 9 mv, 29 et.
Di Giuliano Bindoni