Di Stefano Benzi
Un’altra squadra rispetto a quella a tratti troppo fragile vista all’esordio con la Germania, una squadra cresciuta in tutti i fondamentali ma soprattutto in quello più importante, la consapevolezza di sé. Arriva così un 3-0 (25-16, 25-16, 31-29) contro la Turchia che è uno splendido biglietto da visita in vista del match contro il Belgio (diretta RaiDue ore 20.20).
Era troppo importante dimostrare che l’Italia aveva definitivamente accantonato la sconfitta contro la Germania e che quella continuità, quella cattiveria agonistica a lungo invocata contro i tedeschi era finalmente e definitivamente recuperata. Turchi inferiori sulla carta, dicono le quote e gli insider, ma sono proprio queste le partite da temere: un testa a testa dove solo chi vince passa e chi perde non ha più nulla da recuperare.
1° SET – L’Italia parte bene, estremamente concentrata e molto motivata. Anche la Turchia inizialmente sbaglia poco ma bastano pochi scambi per capire che gli Azzurri sono decisamente in sintonia ed estremamente carichi. Italia che fa tutto bene a cominciare dall’inizio, e dunque dal servizio: molta più efficacia, qualche ace ma anche dalla ricezione e a beneficiarne è Giannelli che allarga il ventaglio delle sue opzioni offensive. Non appena i punti si fanno pesanti l’Italia alza il ritmo e la Turchia crolla (25-16 Italia).
2° SET – Blengini non ha davvero niente da dire ai suoi “continuiamo così – si sente dal testo di un suo time-out – pensiamo a fare bene il nostro e stiamo pronti”. Il timore è che la Turchia butti la partita un po’ sulla gazzarra e sulla confusione abbassando un valore tecnico di fronte al quale contro l’Italia non ci sarebbe partita. In realtà la Turchia non ha alcuna possibilità di prendere il controllo del match: Azzurri che si prendono un break importante già a inizio set con un Piano, devastante a muro e un Giannelli che continua a mandare a punto Vettori e Lanza girando mischiando continuamente il suo mazzo di carte (25-16 Italia).
3° SET – Sarebbe importante chiudere il match al terzo set, per evitare stress e lungaggini, per dimostrare continuità e superiorità ma anche per mandare un messaggio al Belgio, prossimo avversario per chi esce vincente da questo kick-out match. Gli Azzurri non partono bene e si prendono una pausa: d’altronde era difficile mantenere un livello così basso da parte azzurra, ed era anche difficilissimo per i turchi fare peggio di quanto avevano fatto fino a questo punto. I turchi vanno avanti anche di quattro punti e lasciano l’Italia a inseguire: un primo break rosicchia due punti, poi un ace di Vettori e uno scambio caratterizzato da uno stratosferico recupero di Giannelli completano il pareggio. Quattro i set point annullati dall’Italia prima di quattro match point per gli azzurri che passa sul turno di servizio di Pippo Lanza. Un finale dinamitardo in cui l’Italia ha dimostrato di avere anche il sangue freddo necessario per portare a casa un risultato in un set che sembrava ormai compromesso (31-29 Italia).
Ora per l’Italia c’è il Belgio potente e spettacolare visto nella fase a gironi e vera rivoluzione del torneo. Ma con una squadra che riesce a giocare così e con questo carattere non c’è da avere paura.
QUESTO IL TABELLINO DEL MATCH
ITALIA-TURCHIA 2-0 (25-16, 25-16, 31-29)
Italia: Randazzo, Vettori 14, Spirito, Giannelli 4, Balaso (L), Mazzone 9, Lanza 13, Colaci (L), Piano 11, Antonov 7. Coach: Gianlorenzo Blengini. Non enrati: Buti (C), Botto, Sabbi, Ricci.
Turchia: Matic 6, Gungor 3, Yesilbudak (L), Gokgoz 8, Subasi 4, Capkinoglu 2, Eksi 4, Unver 1, Demirciler, Gunes, Toy 12, Yenipazar, Cin. Coach: Josko Milenkoski. Non enrati: Batur,
Arbitri: Wojciech Maroszek (Polonia), Susana Maria Roderiguez, Jativa (Spagna).
Durata Set: 23’, 24’, 39’
Spettatori: 2100