Di Redazione
Non sarà favorita dal tabellone, che la porterà ad affrontare la Serbia campione del mondo, né dall’ennesimo trasferimento internazionale, questa volta dalla Polonia alla Turchia. Ad Ankara, però, l’Italia arriva da squadra più performante dei Campionati Europei: a dirlo sono le statistiche della competizione, che premiano le azzurre in quasi tutti i fondamentali.
Tra le quattro semifinaliste, infatti, l’Italia è la squadra con la miglior percentuale d’attacco (49%, solo l’Olanda già eliminata ha fatto meglio), il servizio più efficace (85 ace, ben 2,3 a set: un primato condiviso con l’Azerbaijan) e il miglior muro (3 punti di media a set, come la Turchia e dietro solo alla Russia). Da notare che in attacco le azzurre non sono mai scese sotto il 40% di squadra in nessuna delle 7 partite disputate.
Inoltre la squadra di Mazzanti è, insieme alla Serbia, quella che ha concesso meno set alle avversarie, disputandone solo 24 contro i 27 della Turchia e i 28 della Polonia. La nazionale di casa, dal canto suo, può contare su un impressionante dominio in ricezione: addirittura il 45% di perfette, un dato clamoroso se paragonato a quelli di Italia (27%), Polonia (21%) e Serbia (39%).
A livello individuale Paola Egonu è l’assoluta protagonista della rassegna: l’opposta è la top scorer assoluta con 147 punti contro i 135 di Smarzek e i 127 di Fabris e Goncharova, ma anche la seconda miglior battitrice (20 ace) dietro all’azera Rahimova e la migliore delle azzurre a muro (15 punti). Eccezionali anche le performance di Miriam Sylla, quinta per miglior percentuale d’attacco con il 56,59%: il dato è ancora più notevole se si pensa che le prime quattro della classifica (De Kruijf, Erdem, Samadan e Belien) sono tutte centrali.
(fonte: Cev.eu)