Di Redazione
La stagione della Serie A2 Femminile di volley è ancora bloccata in attesa di attesa di sviluppi sull’emergenza Coronavirus, ma l’Hermaea Olbia non resta a guardare, e sceglie di scendere in campo ugualmente, ma su un altro fronte: quello della solidarietà.
“Farmaco sospeso”: è questo il nome del progetto, ispirato alla tradizione napoletana del celebre ‘caffè sospeso’, che mira a offrire un sostegno concreto ai cittadini olbiesi in un momento di grave difficoltà. L’obiettivo è quello di offrir loro gratuitamente dei medicinali essenziali attraverso le farmacie che hanno aderito all’iniziativa, e anche tramite la promozione di una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe.
Chi volesse contribuire attivamente può recarsi presso la Farmacia Accogli (piazza Etna 5, Olbia) e acquistare, sotto consiglio dei farmacisti, dei medicinali fondamentali da destinare alle persone indigenti. Esattamente come accade nel caso del ‘caffè sospeso’: un farmaco viene acquistato, mentre un altro viene offerto a chi ne avrà bisogno.
L’elenco delle Farmacie aderenti è in costante aggiornamento, ed eventuali integrazioni verranno prontamente comunicate sui canali social ufficiali della società.
L’altra modalità d’aiuto è la donazione diretta, tramite il sito GoFundMe, di una somma di denaro alla Farmacia Accogli, che non solo utilizzerà i fondi per l’acquisto dei farmaci da devolvere in beneficenza ai clienti in difficoltà (con regolare invio degli scontrini emessi per la massima trasparenza), ma per ogni 100 euro che verranno donati al progetto, erogherà medicinali per 110 euro, quindi aggiungendo un 10 % rispetto alle donazioni.
La raccolta fondi è disponibile all’indirizzo: https://www.gofundme.com/f/farmaco-sospeso-a-olbia
“Fin dai tempi degli ‘Angeli del Fango, scesi in campo durante i tristi giorni dell’alluvione in Sardegna, l’Hermaea ha sempre avuto un occhio di riguardo per il sociale – dice il presidente Gianni Sarti – in questo momento, in tutta Italia, stanno nascendo tante lodevoli iniziative legate soprattutto alla spesa sospesa. Discutendo con la dottoressa Accogli, però, ci siamo accorti che il modo forse più concreto per aiutare chi soffre è quello di offrire direttamente dei farmaci. Abbiamo sottoposto l’idea ai dirigenti e tutti hanno sposato con grande entusiasmo l’iniziativa. Siamo felici di poter offrire il nostro umile e semplice contributo alla comunità in una situazione così delicata”.
(Fonte: comunicato stampa)