Di Redazione
L’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto di Sport e Salute e d’intesa con il Coni e il CIP, ha pubblicato oggi le Linee Guida per l’esercizio fisico e per lo sport, destinate a fissare le regole per la “Fase 2” dell’attività sportiva che, secondo quanto dichiarato dal ministro Spadafora, dovrebbe riprendere regolarmente anche a livello di base entro il 25 maggio.
Il documento, basato anche sul contestato rapporto del Politecnico di Torino, è di fatto una versione più sintetica delle linee guida pubblicate lo scorso 4 maggio e relative agli allenamenti per gli sport individuali. Si tratta di “un indirizzo generale e unitario“, mentre spetterà a Federazioni, Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva definire i protocolli specifici per ogni disciplina e le necessarie misure di prevenzione e protezione (incluso l’eventuale utilizzo di mascherine e meccanismi di distanziamento).
Oltre a riassumere caratteristiche, modalità di trasmissione e sintomi del Covid-19, il documento definisce i criteri della valutazione del rischio per l’ambiente sportivo e una serie di raccomandazioni per le società e i gestori degli impianti, tra cui quella di ridurre al massimo il numero degli operatori presenti, organizzare la sanificazione e la pulizia dei locali, definire percorsi personalizzati per i movimenti all’interno dell’impianto e tenere i lavoratori costantemente informati. Importante sarà il ruolo del medico competente, chiamato tra l’altro a sorvegliare sul rispetto delle norme sanitarie.
L’Ufficio Sport ha diffuso anche un’infografica in cui sono riassunte le principali pratiche di igiene da osservare all’interno delle strutture: tra queste, lavarsi frequentemente le mani, mantenere la distanza minima di 1 metro nei momenti di riposo, non toccarsi con le mani occhi, naso e bocca, non lasciare i propri indumenti in luoghi condivisi, bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate.
(fonte: Ufficio Sport)
