foto Instagram Federico Marretta

Federico Marretta lascia la pallavolo giocata: “Credo di aver dato tutto quello che avevo”

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Di Redazione

‘È stato bello finché è durato’. Sarebbe bello scrivere una frase fatta del genere, ma la verità è che la pallavolo è stata la mia vita da quando avevo 11 anni e mi sarebbe piaciuto non smettere mai“. Inizia con queste parole il lungo post su Instagram con il quale Federico Marretta saluta la pallavolo giocata.

Sette le stagioni disputate in Superlega, con le maglie di Piacenza, Milano e Verona e altrettante in A2, l’ultima con i colori della Conad Reggio Emilia, con la quale ha conquistato la promozione in Superlega (titolo che la società ha poi ceduto alla Emma Villas Aubay Siena).

Sarebbe stato più facile smettere dopo un anno disastroso, dove appendere le scarpe al chiodo sarebbe stato come una liberazione. Ma dopo una vittoria di un campionato diventa davvero difficile – ammette lo schiacciatore – . Perché ti rendi conto di quando sia bello vincere, vedere tutti i sacrifici fatti portare ad un risultato. Ma poi ripensi a tutti gli infortuni, le operazioni, i controlli ed i giri nelle cliniche e pensi: ‘Ho davvero tutta questa forza di volontà nel continuare?'”.

Lo schiacciatore, noto anche per la sua passione per i viaggi in moto, non aveva nascosto le difficoltà vissute negli ultimi mesi di campionato, duranti i quali (come raccontato da lui stesso) ha sofferto per alcuni episodi di attacchi di panico.

Credo di aver dato tutto quello che avevo per questo sport, ma sono sicuro che questo “lui” mi avrebbe dato ancora tanto. Perché fino all’ultimo l’ho considerato il gioco più serio che potessi fare, divertendomi. Perché ho vinto poco ma ho imparato tanto. Perché ogni volta che vedo una palla in aria mi viene da prendere la rincorsa e saltare più alto che posso per poi schiacciare con tutta la forza che ho, fin quando non mi si strappa l’ultimo mm del sovraspinato. Per vedere la gente applaudire o insultarmi, per sostenere un compagno o complimentarmi con gli avversari”.

Mi sarebbe piaciuto giocare fino a 60 anni. Ma non posso sempre fare tutto ciò che mi piace. Posso però provare a fare ciò di cui ho realmente bisogno. Stare bene con me stesso – conclude – . Mia cara pallavolo sei come un viaggio in moto; sei Sfida, sei Coraggio, sei Rischio, sei Spirito d’adattamento, sei Cadute, sei Istinto, sei Passione”.

(fonte: Instagram Federico Marretta)

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