Di Roberto Zucca
Sono passate solo poche settimane da quando Federico Tosi e Veronica Bisconti, nuovo libero della Savino Del Bene Scandicci, si giuravano eterno amore davanti agli occhi indiscreti del mondo della pallavolo ed è già tempo di novità e di scelte. La certezza sta nel fatto che Federico Tosi è il nuovo libero della Taiwan Excellence Latina, squadra finora dal mercato ambizioso e nelle cui file il giocatore toscano ricoprirà un ruolo importante.
“Latina è una scelta dettata dalla voglia di rimettersi in gioco dopo due anni in cui ho militato in due squadre di testa e nelle quali ho trovato uno spazio limitato. Ora voglio giocarmela, vedere i frutti di due stagioni di grandi sacrifici”
L’abbiamo lasciata a Modena. Di fronte ad una telecamera di una novità locale a parlare del finale di stagione? Lo rifarebbe?
“Sì. Non è stato un momento facile. Volevamo dare un segnale forte, di rottura rispetto alla stagione conclusa e nella quale nessuno aveva potuto esprimere la propria opinione in merito. È passata come una richiesta pubblica della testa dell’allenatore, e non era quello l’obiettivo. Molti di noi già sapevano di dover cambiare casacca. Era l’occasione per esprimersi liberamente su una situazione che ci aveva condotti fino a lì”.
Allenarsi con giocatori della qualità di Podrascanin, Zaytsev, Ngapeth e Bruno è stimolante anche per un libero?
“Bruno è il giocatore più forte con cui ho giocato. È uno stimolo assoluto ed è un vero leader, dentro e fuori dal campo. Gli altri sono dei grandi giocatori, gente da cui imparare ogni giorno qualcosa”.
Ho letto che Tubertini l’ha fatta innamorare del progetto Latina. Conferma?
“Sì, mi ha voluto fortemente ed è un allenatore che ti fa innamorare di ciò di cui parla e di ciò di cui vorrebbe costruire. E io ho voglia di dare il 100% e di conquistarmi il mio spazio in questa nuova squadra”.
La distanza Scandicci-Latina con sua moglie sarà gestibile?
“Assolutamente sì. Sicuramente Perugia-Soverato è stata molto più impegnativa come distanza. So che prima o poi riusciremo a giocare vicini come quando io giocavo a Milano e lei a Monza”.
È vero che vi ha presentati Marco Falaschi?
“Confermo. Aveva invitato Veronica in Versilia per il weekend e ci ha fatti conoscere e da lì è nato tutto. Tornando a Marco, le amicizie nel mondo della pallavolo come quella tra me e Falaschi sono rare. Ci siamo conosciuti a Santa Croce nel periodo delle giovanili. Lui per me è sempre stato come un fratello maggiore. Con lui ho imparato a guidare, ho conosciuto mia moglie, ho avuto la possibilità di confrontarmi nei momenti difficili della carriera. C’è sempre stato e so che ci sarà sempre”