Di Redazione
In apparenza il prossimo campionato di serie A1 femminile potrebbe essere meno complicato del solito: sarebbe composto da 13 squadre e dovrebbe concludersi con due retrocessioni, di cui una virtualmente occupata dal Club Italia. Quindi con una sola squadra destinata alla A2. Se confermata, si tratterebbe di una buona notizia per il Fenera Chieri neopromosso.
«Non è detto – afferma il ds Max Gallo, particolarmente prudente – perché da quanto si intuisce, ci sono molte squadre che si stanno muovendo sul mercato con grandi ambizioni e questo mi fa credere che il prossimo non sarà affatto un torneo equilibrato come quello che abbiamo lasciato in A2. Nessuno vorrà quell’ultimo posticino».
Però, sempre per ipotesi, il mercato del Fenera potrebbe essere meno complicato del previsto? «Da fuori magari sembrerà così, ma vi garantisco che non lo è. E comunque tutto è ancora incerto. Ci sono ad esempio squadre che stanno facendo mercato per la A1 pur non sapendo ancora dove giocheranno». È il caso di Cuneo, ma anche di Pesaro e Filottrano (Modena ha lasciato vacante un posto). Comunque il club di Chieri sta affrettando i tempi per annunciare almeno un acquisto entro la prossima settimana pur confermando la struttura della squadra che ha conquistato la promozione. «Fin dall’inizio abbiamo dichiarato che la strada da seguire per noi era quella. Crediamo in queste ragazze. Ma vogliamo comunque costruire un gruppo ancora più forte».
Al momento tante trattative e qualche accordo di massima, mancano le firme. Priorità per le conferme del libero Giulia Bresciani e della schiacciatrice Giulia Angelina.
Per il resto, il progetto di continuare a giocare al PalaFenera va avanti. Il club conta di ottenere una deroga per la prossima stagione mantenendo la capienza a 1300 spettatori per poi ampliare il palazzetto delle Maddalene tra un anno, portandola ai 1500 posti richiesti. «Non c’è ancora nulla di sicuro – spiega il presidente Filippo Vergnano – ma l’auspicio è quello». Molto più concreta invece la possibilità che il Fenera possa giocare almeno una partita di cartello sul parquet del PalaRuffini destinato a diventare la casa del Cus Collegno in A2.
(Fonte: Corriere Torino)