Di Roberto Zucca
Un soldato ha il vantaggio di poter guardare il suo avversario negli occhi. E guardare nei suoi occhi di ghiaccio, pieni di sfide, è un qualcosa non facile per molti. Quelli stessi occhi hanno brillato nel cielo di una città francese che si chiama Chaumont qualche sera fa, quando Filippo Lanza, con 24 punti e una prestazione da fuoriclasse ha fatto centrare alla compagine francese la finale scudetto contro l’AS Cannes, che ha preso il via mercoledì scorso con la vittoria in Gara 1 e potrebbe concludersi già oggi in caso di successo in trasferta.
“Ho accettato di concludere la stagione in Francia – dice Lanza ai nostri microfoni – perché sentivo di poter dare ancora qualcosa quest’anno. Avrei fatto fatica ad attendere il periodo del collegiale con la nazionale a casa, allenandomi saltuariamente. Quest’anno non riuscivo a prendere una vacanza, a staccare. Quando mi è arrivata la chiamata di Chaumont non ci ho pensato due volte“.
Si capiva dal suo arrivo a Monza che questa era una stagione in cui Lanza voleva dare il 200%.
“Ho vissuto un periodo di anticamera a Perugia in cui scalpitavo per poter iniziare a giocare. Quella voglia di giocare non si è spenta e, una volta conclusasi l’esperienza nella semifinale di Monza contro la Sir, sentivo che potevo fare qualcosina in più“.
Mi dica la sensazione quando è tornato in spogliatoio dopo la fine della semifinale scudetto.
“Soddisfazione. Monza ha fatto una stagione storica sia nel maschile che nel femminile. Una stagione nella quale ho avuto modo di giocare in una squadra molto affiatata e con la quale ho raggiunto dei bellissimi traguardi. Arrivare in semifinale scudetto ha voluto dire centrare un obiettivo a cui la società teneva particolarmente, e l’esito a favore di Perugia non ha deluso nessuno, soprattutto perché abbiamo tutti lottato fino alla fine“.
Ed ora una finale scudetto. Francese.
“La mia prima esperienza all’estero. Silvano Prandi mi conosceva e ha riposto fiducia in me. Questa finale è stata voluta e l’entusiasmo che ho respirato in questi primi giorni francesi mi ha lasciato senza parole. Sono stato accolto benissimo e chi mi conosce sa che questo genere di partite mi appassionano fino al midollo“.
L’accoglienza da star sui social è il segno che Chaumont punta in alto.
“Giusto così. È particolare per me vestire una maglia nuova in poco tempo e adattarmi ad un campionato e ad un gioco diverso. Ma è proprio il bello della sfida“.
Dopo le finali scudetto, la attende la nazionale. Possiamo dirlo?
“Sì, mi attende il collegiale. La nazionale era un obiettivo di quest’anno. Non vedo l’ora di unirmi alla squadra perché, nonostante l’anno olimpico particolare e probabilmente unico nel suo genere, c’è molto entusiasmo nell’aria“.
Ci tradirà con i francesi il prossimo anno?
“Per ora è solo un’occasione che dovevo cogliere. Per parlare del prossimo anno è ancora troppo presto“.