Di Paolo Cozzi
Prima finale stagionale in Superlega maschile: oggi a partire dalle 16 (diretta Rai 2) c’è in palio quella Del Monte Supercoppa che tutti sembrano snobbare, ma che poi sotto sotto tutti vogliono vincere, perché è pur sempre un trofeo importante anche se giocato ad inizio stagione (ma, mai come quest’anno, le squadre hanno avuto tutto il tempo di preparare l’evento). E poi, come recita il detto… Chi vince festeggia, chi perde spiega!
Se l’eco della finale conquistata da Monza è forte e risuona ancora all’Eurosuole Forum, fa ancora più rumore il tonfo di una Cucine Lube Civitanova (voto 4) che sembra essere già rassegnata ad un inizio di stagione in sofferenza. Per carità, gli alibi ci sono tutti per i cucinieri, ma davvero nel corso del match, a parte lo strappo nel terzo set dovuto più a un calo di Monza che alla crescita dei padroni di casa, la sensazione è stata quella di una squadra incapace di trovare una risposta all’alternanza di colpi forti e di precisione proposta dai monzesi, nonostante un Lucarelli (voto 7,5) apparso il più in palla dei suoi.
In casa Monza si festeggia invece un risultato storico per un gruppo in tanti elementi giovane che gioca senza paura, guidato in panchina da un Eccheli (voto 10) che da quando ha preso in mano la squadra è sempre più in versione Re Mida. Grozer (voto 8) sembra ringiovanito di 10 anni e il duo di banda, pur con qualche pausa, lascia intravedere grandi numeri e viene ottimamente gestito da un Orduna (voto 7,5) che vince il derby argentino dei palleggiatori.
La Vero Volley ha avuto una notte di riposo per staccare la spina, far scivolare via adrenalina e emozioni, e prepararsi alla finale contro l’Itas Trentino: una Trento stratosferica che, guidata in regia da uno Sbertoli (voto 9) perfetto, trova nel duo Podrascanin–Lisinac (voto 10) muri e primi tempi di qualità. Ma è tutta la squadra a girare bene, ancora una volta gestita dal suo timoniere Lorenzetti (voto 10) con fermezza e grande capacità tattica.
E che dire della Sir Safety Conad Perugia (voto 4)? Nonostante un buon Leon (voto 7,5) non riesce mai a trovare le contromisure a muro e si perde in una carambola di sostituzioni che snaturano il sestetto titolare. Vero che Rychlicki (voto 4) non appare ancora a suo agio con Giannelli (voto 5), ma bocciarlo così prematuramente sembra riproporre quei problemi che hanno attanagliato Perugia la passata stagione.
Si prospetta così una finale inedita, con Trento che appare sicuramente favorita contro una Monza che dovrà cancellare subito le emozioni di ieri e ripartire con il piglio giusto per continuare a sognare.
Da seguire lo scontro al centro fra il potente duo serbo e il duo più agile ma altrettanto letale di Monza con Galassi–Grozdanov. Bella la sfida fra i palleggiatori, con Orduna che deve stare attento a non accorciare troppo la palla, e Sbertoli che alla sua prima finale può già lasciare il segno nella storia trentina e dimostrare finalmente tutto il suo valore.
Sembrano essersi dimenticati della carta d’identità sia Kaziyski che Grozer, entrambi classe 1984… Due giocatori che dimostrano ancora una volta che classe e talento sono eterni e domani saranno sicuri protagonisti. Di banda via libera ai giovani, con Lavia e Michieletto ormai certezze azzurre contrapposti al duo dell’Est formato da Dzavoronok e Davyskiba… Chi gestirà meglio la tensione e, soprattutto, riuscirà a garantire attacco ma anche ricezione di qualità? Infine i liberi, Zenger e Federici, spesso dimenticati ma anche ieri protagonisti di grandi difese che hanno fatto emozionare il pubblico presente.
Dulcis in fundo, due allenatori con storie diverse e una carriera diversa ma che hanno un grande pregio in comune: saper tirar fuori il meglio dalle proprie squadre, riuscire a farle crescere in stagione e scovare sempre soluzioni tattiche tecniche innovative per sorprendere gli avversari. Insomma: non sarà la finale annunciata e che tutti davano quasi per scontata, ma i presupposti per vedere una gran bella partita ci sono tutti!