Finali amare per l’Italia: lo Zaksa spazza via Trento e si conferma campione

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Di Eugenio Peralta

Bilancio amarissimo per l’Italia nelle Super Finals di Champions League a Lubiana. Dopo la sconfitta di Conegliano nella finale femminile, anche il torneo maschile riserva cattive notizie alla Trentino Itas, sconfitta per il secondo anno consecutivo dal Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, che si conferma così campione d’Europa. Il sogno europeo della squadra di Lorenzetti si infrange in soli tre set, dopo una prestazione non all’altezza delle migliori prove stagionali: gran parte dei meriti, però, vanno alla formazione di Gheorghe Cretu, a tratti davvero straordinaria. Solo nel terzo set lo Zaksa cala un po’ e concede anche una palla per riaprire l’incontro, che non viene sfruttata: Trento ci prova fino in fondo e annulla ben 6 match point, ma non basta. Per la prima volta dal 2018 l’Italia resta a secco nella massima competizione europea.

Per due set la partita è un puzzle insolubile per Trento: lo Zaksa tira la battuta a mille, esclude dal gioco Daniele Lavia e mette in grossa difficoltà tutta la squadra italiana, gestendo poi l’attacco alla perfezione con l’accurata regia di Marcin Janusz. Quando i ritmi calano un po’ l’Itas prova a rientrare in partita, trascinata da un eroico Matey Kaziyski (16 punti con il 57% in attacco) e da Srecko Lisinac, ma non riesce a essere meno fallosa: le due squadre commettono esattamente lo stesso numero di errori-punto. E poi, particolare non trascurabile, dalla parte opposta c’è un Kamil Semeniuk semplicemente ingiocabile: 27 punti per il prossimo acquisto di Perugia, di cui 13 nel solo terzo set, con uno stratosferico 74% in attacco.

Giù il cappello dunque davanti alla squadra polacca, capace di confermarsi sul trono europeo anche senza un giocatore fondamentale come il centrale Norbert Huber. Per Trento qualche rimpianto c’è: molti giocatori non erano nella loro serata migliore, da Michieletto a Lavia passando per Podrascanin. Ma certo, pensando a come era iniziata la stagione, già esserci stati è un’impresa da applausi.

Foto CEV

LA CORNICE – Dopo la finale femminile vinta dal VakifBank su Conegliano, l’atmosfera alla Stozice Arena è ancora più calda: l’impianto è gremito in ogni ordine di posti, con i tifosi polacchi (che fin dal mattino avevano fatto sentire la loro presenza in città, come da video qui sotto) assiepati esattamente di fronte agli oltre 1500 dell’Itas, che non smettono un attimo di cantare e suonare. Introduzione più che spettacolare, tra acrobazie, esibizioni pirotecniche e giochi di luce digitali, e clima davvero delle grandi occasioni. In tribuna tantissimi VIP, da Nikola Grbic – vincitore della finale di un anno fa proprio con lo Zaksa – a Lorenzo Bernardi.

I SESTETTI – Nessuna sorpresa nelle due formazioni iniziali: praticamente obbligata quella dello Zaksa, con Rejno che sostituisce al centro l’infortunato Huber, Janusz in regia opposto a Kaczmarek, Sliwka e Semeniuk schiacciatori e Shoji libero. Lorenzetti ripropone il sestetto che ha schierato per tutta la stagione, con i tre schiacciatori Kaziyski, Michieletto e Lavia, Sbertoli in palleggio, Podrascanin e Lisinac centrali e Zenger libero.

1° SET – Ritmi subito altissimi per i polacchi, che volano sullo 0-2 con il muro di Rejno e sull’1-4 grazie a Semeniuk. Trento prova a reagire prima con Podrascanin (4-6) e poi con capitan Kaziyski, protagonista di due attacchi di fila per il 6-7; ancora il bulgaro completa la rimonta sull’8-8, ma lo Zaksa piazza subito il controbreak, per poi accelerare ancora con un ace di Kaczmarek (8-11). Lorenzetti chiama time out, al rientro però continuano a dettare legge Semeniuk e Sliwka (9-14).

La riscossa dell’Itas arriva con una fiammata di Michieletto: attacco e ace per il 14-16 che spinge Cretu al time out. Non basta, perché Trento è strepitosa in difesa e Kaziyski si conferma finalizzatore implacabile: 16-16. Adesso si gioca punto a punto in un’atmosfera incandescente. Sul 18-18 lo Zaksa piazza un altro break, portandosi avanti di 2 con Semeniuk e Kaczmarek; la reazione di Trento è ancora affidata a Kaziyski, ma un errore di Podrascanin manda i polacchi sul 20-23 e costringe Lorenzetti al time out. Al ritorno in campo l’Itas spera ancora grazie a Kaziyski e Michieletto (22-23); dopo il time out sono però Smith e Sliwka a chiudere sul 22-25 per lo Zaksa.

Foto CEV

2° SET – Prova a reagire Trento affidandosi all’attacco e al muro di Lisinac (2-1, 4-3); a regalare il break del 7-5 è un errore di Kaczmarek, che però si fa perdonare costruendo, insieme all’immancabile Semeniuk, il controbreak del 10-10. Lavia non riesce a essere un fattore in attacco, l’Itas mantiene la parità fino al 13-13, ma poi subisce il mani out di Semeniuk per il sorpasso, e l’errore di Kaziyski vale il 13-15 con inevitabile time out per Lorenzetti.

Ancora il capitano prova ad accorciare le distanze, dall’altra parte però la distribuzione di Janusz è eccezionale e sono implacabili Semeniuk e Kaczmarek (14-17). Ci si mette anche il Video Check a dare ragione allo scatenato Semeniuk su un punto inizialmente assegnato a Trento, ed è 15-19. Lavia si sblocca e Kaziyski regala una speranza ai suoi (18-20, 19-21), ma Sliwka è un problema insolubile per il muro trentino e firma due attacchi consecutivi per il 19-24. Michieletto annulla il primo set point, poi ci pensa Kaczmarek a siglare il 20-25.

Foto CEV

3° SET – Trento ha le spalle al muro e deve assolutamente reagire. Come sempre si lotta punto a punto ed è ancora Lisinac in evidenza per i suoi (3-2); il centrale mette lo zampino anche nel break del 6-4, sigillato da un gran muro di Lavia. Lo Zaksa recupera la parità sul 7-7 grazie al muro di Semeniuk, ma ora i polacchi concedono qualcosa in più: errore di Kaczmarek e ace di Podrascanin per l’11-9 che spinge Cretu al time out (dopo un momento di preoccupazione per un problema fisico accusato da Shoji). Non ci mette molto Kedzierzyn-Kozle a recuperare: punto di Semeniuk e attacco di Kaziyski, 11-11.

Trento si stacca di nuovo grazie a un altro muro, stavolta di Podrascanin (15-13), ma a stretto giro di posta arrivano tre errori consecutivi per il 15-16: inevitabile il time out. Al rientro Kaczmarek a muro firma il 15-17 e poi si ripete per il 17-19, dopo che l’Itas aveva momentaneamente pareggiato. Semeniuk tiene avanti i suoi (18-20) ma Sbertoli infiamma la platea trentina con l’ace del 21-21. Finale in volata: Lavia fa 23-22, Michieletto si procura la palla per riaprire la partita (24-23), ma la battuta di Podrascanin è sbagliata ed è Semeniuk a conquistare il match point sul 24-25. Dopo il time out di Lorenzetti, Kaziyski lo annulla.

Altra occasione conquistata da Smith (25-26), Semeniuk stavolta spreca. Michieletto regala un’altra battuta sbagliata (26-27), ma Kaczmarek lo imita, e Kaziyski cancella ancora una chance (28-28). Il quinto match point polacco vola via sull’errore al servizio di Rejno, il sesto lo annulla Lavia (30-30) mentre Janusz continua a richiedere l’intervento dei medici. Errore in battuta di Lisinac per il 30-31, Sliwka difende su Michieletto e Semeniuk chiude: 30-32, è festa Zaksa.

Trentino Itas-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 0-3 (22-25, 20-25, 30-32)
Trentino Itas: Kaziyski 16, D’Heer, Michieletto 13, Sbertoli 1, Cavuto ne, Pinali, Albergati ne, Lavia 6, Zenger (L), Podrascanin 5, Lisinac 9, Sperotto ne, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti.
Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Kaczmarek 13, Kosian ne, Rejno 3, Janusz, Staszewski ne, Kluth, Sliwka 7, Semeniuk 27, Smith 10, Kalembka ne, Kozlowski ne, Zalinski ne, Shoji (L), Banach (L) ne. All. Cretu.
Arbitri: Collados (Francia) e Ozbar (Turchia).
Note: Spettatori 9304. Trento: battute vincenti 3, battute sbagliate 11, attacco 48%, ricezione 48%-24%, muri 5, errori 22. Zaksa: battute vincenti 2, battute sbagliate 17, attacco 55%, ricezione 46%-29%, muri 4, errori 22.

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