Di Roberta Resnati
La vittoria, indipendentemente dal ruolo di regista che ricopre, è passata e dipesa molto dalle sue mani. Juan Ignacio Finoli, palleggiatore classe ’91 dell’Agnelli Tipiesse Bergamo ieri ha alzato al cielo la sua prima Coppa Italia, vincendo in finale contro la Delta Group Rico Carni Porto Viro
“Questa coppa significa tante cose, ho lavorato tanto per arrivare a giocare partite di questo tipo, riuscire a vincerla è molto importante per me e e per la mia carriera. Ora continueremo a lavorare per crescere e raggiungere altri obiettivi. La nostra forza è il lavoro di squadra, noi stiamo tutto il tempo insieme e giochiamo proprio di gruppo. Se ci paragoni alle altre società non abbiamo chissà che nomi ma giochiamo una pallavolo diversa dalle altre.
Sulla partita di ieri l’argentino analizza così la gara: “Non era una partita scontata, sapevamo che giocavano bene e non era facile. Nel primo set c’è stato un pò di nervosismo, è normale perchè a parte un nostro giocatore era la prima finale per tutti gli altri titolari, ma siamo stati bravi ad andare avanti, vincerlo, così come il secondo e poi finalmente nel terzo abbiamo fatto vedere la nostro migliore pallavolo”
Non può mancare un pensiero sull’assenza dei tifosi: “Il pubblico ci manca un sacco, in tutta la stagione non solo oggi, è come se fosse un giocatore in più”
