Di Redazione
«Ce l’abbiamo fatta». Sono le prime parole di Piero Cezza, presidente del CRL, che in questi ultimi giorni della stagione 2020-2021 traccia un bilancio di ciò che è stato e getta uno sguardo a ciò che ci attende.
Ce l’abbiamo fatta, è verissimo. Presidente a settembre scorso quanto era lecito pensare di arrivare a questo punto? «Più che pensare direi sperare e comunque molto poco. Con la situazione che si era creata, pareva pura utopia anche il solo sperare di tornare in palestra, figuriamoci organizzare i campionati».
Nessuno, Fipav e Società in primis, ha mollato di un solo centimetro. Infatti… «Il mondo della pallavolo si è compattato ancora di più dando prova di grande collaborazione e unità di intenti. La Federazione è intervenuta in maniera concreta stando sempre vicina alle Società con informazioni puntuali sulle normative vigenti e con protocolli precisi che mettevano, come sempre, la salute di tutti al primo posto. Ma non solo! E’ intervenuta anche con aiuti economici che hanno dato un prezioso sostegno per superare le difficoltà del momento».
Le Società… «Ci stavo arrivando. Le Società hanno fatto alla perfezione la loro parte. Adattarsi a protocolli che cambiavano a ritmi sostenuti, tenere uniti ragazzi e ragazze anche lontano dalla palestra, affrontare spese non indifferenti per adeguarsi alle norme vigenti…hanno tutti remato nella stessa direzione e, con l’inizio del 2021, sono arrivati i primi risultati».
Infatti sono iniziati i Campionati di interesse nazionale. «Con formule totalmente rivoluzionate rispetto a quelle previste e con tempistiche ridotte al minimo indispensabile per la disputa delle varie fasi sono partiti i campionati dalla serie A alla serie C e tutti giovanili. Poi la Fipav ha indetto la Coppa Italia Nazionale di serie D, di Divisione e quella Volley S3 in modo tale da permettere a tutte le squadre di giocare ma soprattutto di potersi allenare».
Pur tra queste mille difficoltà, la stagione è praticamente giunta al termine e con ottimi risultati per la Lombardia. «Dobbiamo essere tutti – e quando dico tutti intendo Fipav, Società, atleti, dirigenti, arbitri – orgogliosi prima di tutto per aver tagliato il traguardo finale accettando sacrifici enormi, poi per i risultati che le Società lombarde hanno conseguito».
Risultati a livello nazionale ma anche internazionale. «L’elenco sarebbe lungo. Dopo aver fatto i complimenti a tutti, permettetemi di citare la vittoria europea in Challenge Cup Maschile dell’Allianz Powervolley, la qualificazione alla Champions League Femminile dell’anno prossimo della Saugella Monza e quella alla Cev Cup del Vero Volley Maschile e della Unet E-Work Busto Arsizio Femminile. Una citazione anche per la vittoria in Coppa Italia di serie A2-A3 dell’Agnelli Tipesse Bergamo, per la promozione in serie A2 Femminile della Tecnoteam Albese con Cassano e in A3 maschile del Volley 2001 Garlasco».
A livello giovanile sono arrivati anche due scudetti. «Complimenti ai Diavoli Powervolley Campioni d’Italia in Under 15 e 17 maschile. Ma, sempre per quanto riguarda le Finali Nazionali Giovanili, vorrei citare anche la medaglia d’argento del Visette in Under 15 Femminile, quelle di bronzo degli stessi Diavoli in Under 19 maschile e della Pro Patria Vs 78 in Under 17 femminile, i quarti posti del Vero Volley in Under 19 e 17 maschile e di Uyba in Under 19 femminile e i buoni piazzamenti di tutte le altre squadre lombarde. Proprio negli ultimi giorni sono poi arrivati anche i successi di Celadina e Malnate in Coppa Italia Nazionale di Serie D: aver portato entrambi i trofei in Lombardia certifica l’alto livello qualitativo di questo campionato nella nostra Regione».
Questi risultati prestigiosi hanno un significato particolare? «Tutti insieme sono la prova che la Lombardia è sempre una delle regioni leader del movimento. Vincere un anno può anche essere un colpo di fortuna, confermarsi costantemente tra le prime squadre in Italia per tante stagioni di seguito, come dimostrano ancora una volta questi risultati, è invece un chiaro segnale dell’ottimo lavoro svolto dalle nostre Società».
Un lavoro che, ne siamo certi, troverà altre conferme nella prossima stagione. «Ne sono convinto anch’io o almeno, dato che il risultato finale dipende da tanti fattori, sono certo che il lavoro delle Società proseguirà sulla traccia di quello svolto quest’anno e quindi anche i risultati non dovrebbero mancare. Intanto, però, speriamo prima di tutto che sia una stagione il più vicina possibile alla normalità anche se sarà quasi sicuramente impossibile ripartire subito come nel periodo pre-pandemia».
Un grande aiuto in tal senso può arrivare sicuramente dalla vaccinazione. «Credo che quest’ultima sia un’ottima forma di tutela della salute – obiettivo che è sempre al primo posto anche nella programmazione della Fipav – e di prevenzione verso eventuali ritorni su livelli preoccupanti della pandemia. Per questo mi auguro che tutti si vaccinino in modo da poter poter avviare e svolgere l’attività 2021-2022 in totale sicurezza».
(Fonte: comunicato stampa)