Di Redazione
Grazie alla collaborazione con la pagina Fondamentalmente Pallavolo, questa settimana vi proponiamo lo studio sulle transazioni nella pallavolo femminile effettuato da Francesco Eliseo, allenatore della Energa Olimpia Volley San Salvatore Telesino di Serie B2 femminile, con il montaggio video di Rinaldo Uccellini.
“Oggi, prendendo spunto dalla mia squadra di B2 – spiega Eliseo – esaminerò il concetto di transizione applicato allo sviluppo di un sistema d’attacco con 4 uscite con palla ‘super’ come tempo base per gli attaccanti, nel quale, quindi, l’atleta ha bisogno di lasciare la posizione tenuta e pensare a ciò che dovrà fare per “rientrare” nel sistema codificato. È opportuno differenziare le situazioni di transizione in base a ciò che stiamo affrontando, che si tratti di ricezione, di difesa o di free ball“.
TRANSIZIONI DOPO RICEZIONE
Le transizioni dopo ricezione, al netto delle penetrazioni del palleggiatore, coinvolgono tutti gli schiacciatori che si preparano ad affrontare la zona di rete da attaccare ed il libero che si muove per coprire la zona di campo assegnatale. Ci concentreremo, come detto, sugli attaccanti.
Nel primo video si nota come in P5, al centrale sia stata chiamata una palla ‘B’ a punto rete. Ciò comporta che, nonostante la ricezione sia spostata verso 4 e a ridosso dei 3 metri, il centrale va ad attaccare quella porzione di rete (c) cercando di raggiungere la nostra posizione neutra di rincorsa per il centrale, con passi accostati e sempre guardando il campo. Nonostante l’intralcio del palleggiatore riesce ad evitarlo e a partire con la rincorsa stessa. Di conseguenza, l’attaccante in zona 6 fa una transizione con passo accostato verso sinistra per prendere la porzione di rete (b). Allo stesso tempo, l’attaccante di zona 4,con passi accostati rapidi disegna un semicerchio che da zona 5 lo porta fuori dal campo pronto per stare a tempo con la super (a). L’opposto da zona 2 si prepara con passi all’indietro.
Nel secondo video (P6), il centrale fa la transizione per attaccare la zona (b) della rete correndo verso il punto neutro di partenza e di conseguenza il posto 6 va verso la zona (c) da dove attaccherà la pipe. Transizione ad uscita con semicerchio per l’attaccante di zona 4 (a) e indietreggiamento con incrocio guardando il campo per l’opposto che prende zona (d) della rete.
TRANSIZIONI SU FREE BALL
La transizione su free ball prevede, in un sistema organizzato lo svincolo da competenze di appoggio di alcuni attaccanti, che quindi più “comodamente” possono andare ad occupare la zona a loro consona per attaccare la porzione di rete di competenza.
Anche nel terzo video tutto parte dalla chiamata che viene fatta al centrale e che di conseguenza regola gli spostamenti delle seconde linee. Viene chiamata una palla “7” (b) che porta il posto 6 ad occupare la porzione di rete (c) con un passo accostato. Il posto 4, con una transizione “comoda” fatta di un semicerchio con passi all’indietro prima e laterali poi, è andato fuori dal campo e l’opposto, con una transizione speculare, si è portato a ridosso della linea laterale. Entrambe sono pronte per l’attacco.
TRANSIZIONI DOPO DIFESA
Le transizioni dopo difesa, in un sistema codificato di attacco sono le più difficili e “stressanti” per gli atleti in quanto le contingenze tattiche e di posizionamento in base agli schiacciatori avversari o le competenze in alcune zone del campo relativamente distanti dalla zona di attacco possono farle sbagliare del tutto o in parte, necessitano quindi di un lavoro attento settimanale.
Nel quarto video si può notare come, il centrale, sceso dal muro, si prepari per attaccare nella zona in cui si trova una palla “7” facendo scorrimento laterale fino ai tre metri e ripartendo a tempo col palleggio (b). Il posto 6 automaticamente e come standardizzato negli allenamenti, attacca la zona (c) della rete con un breve spostamento laterale. Interessante è la transizione del posto 4 che, scende da muro e guardando il campo fa un incrocio per portarsi sui 3 metri ed è pronta a ripartire (a). Errata, a dispetto del risultato finale, la transizione dell’opposto. Avendo competenza di pallonetto è entrata molto nel campo e, anziché indietreggiare aprendosi verso i tre metri, lo fa verso la rete trovandosi di fatto senza rincorsa. Brava a compensare con un attacco da ferma.
Nel quinto video abbiamo due situazioni di contrattacco in cui le transizioni risultato essere componente fondamentale per la riuscita o meno di un attacco vincente. Nella prima , dopo un attacco del posto 4 avversario, il centrale sceso dal muro, raggiunge la zona sui tre metri standardizzata nel nostro sistema di gioco per attaccare la parte (d) della rete con uno scorrimento laterale a sinistra e un’apertura verso destra indirizzando il corpo verso l’attacco della fast. Conseguentemente, l’opposto “prende” la zona c proponendosi per una palla “gamma” dopo aver indietreggiato nella zona di rincorsa con passi all’indietro verso destra. Al posto sei tocca la zona b della rete che raggiunge dalla sua posizione di competenza di difesa con un incrocio e predisponendo i piedi per la rincorsa. Passi all’indietro per il posto 4 che dopo aver appoggiato si ripropone per la zona a.
Nella seconda situazione, dopo la difesa sulla fast avversaria, è il centrale ad alzare eliminando di fatto una porzione di rete da attaccare. La transizione dell’opposto è simile alla precedente e ancora volta ad attaccare la zona c. Idem il posto 6, con un piccolo spostamento verso sinistra entra nel cono visivo del centrale e si propone per la zona b. Errata, infine, la transizione del 4 che, troppo lentamente con passi all’indietro, non raggiunge una distanza consona da rete per poter prendere una rincorsa concreta.
Nel sesto video con discesa da muro sul 4 avversario si può notare l’ottima transizione dell’opposto che, guardando il campo scende, indietreggia incrociando e si mette a tempo con un saltello (d). Il centrale, guardando il campo con un passo laterale non riesce a raggiungere la zona standard codificata di ripartenza, ma comunque riesce a proporsi per una palla 2 a ridosso della zona c. Il 6, con un passo laterale esce dalla posizione di difesa e si appresta alla zona b, mentre il 4, con dei passi all’indietro seguiti da un semicerchio è fuori dal campo, pronto per la super.
CONCLUSIONI
A mio modo di vedere, il lavoro sulle transizioni deve essere un qualcosa da sviluppare durante tutto l’anno, senza mai pensare di tralasciarlo. Sono troppe nella pallavolo moderna, che tende sempre più alla velocità, le situazioni in cui una corretta transizione equivale a fare un punto. E’ necessario, inoltre, cercare di standardizzare delle zone di transizione e di riproposta in attacco per i centrali in discesa da muro, sia per facilitar loro l’essere credibili, sia, come abbiamo visto nel sistema coi quattro attacchi, per dar modo alle seconde linee di sapere già in anticipo in che parte di campo proporsi.
Nella speranza di aver dato uno spunto di riflessione auguro buon lavoro a tutti.
(fonte: Fondamentalmente Pallavolo)