Di Redazione
Francesca Ferrara è approdata alla Promoball Sanitars lo scorso ottobre ma, appena dopo il primo turno della stagione, del weekend scorso, la centrale bresciana ha deciso di appendere le ginocchiere al chiodo e dire addio alla pallavolo giocata. A riportarlo, Brescia Oggi.
Dopo oltre 20 anni di esperienza sul campo, Ferrara spiega le ragioni che l’hanno spinta ad abbondare la carriera sportiva: “È stata una congiunzione di elementi: a novembre sono risultata positiva al Covid, quindi sono stata tre settimane in isolamento senza potermi allenare”.
La positività al Covid è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: “Avevo cominciato a pensarci durante il lockdown, poi però la Sanitars mi aveva stuzzicato con una proposta molto interessante. Avrei avuto un ruolo di riferimento e di guida, quindi formativo, per il resto della squadra. Ed è stato bello, perché le ragazze mi chiedevano consigli e suggerimenti”.
Ma Ferrara ha tenuto i piedi per terra e ha pensato al lavoro, agli orari degli allenamenti e, in parte, anche ad un fattore non più trascurabile: l’età (Francesca è classe 1985).
“Essendo il settore dove lavoro in crisi, ho dovuto dedicargli più tempo: non riuscivo più a essere presente in palestra come avrei voluto. A 35 anni non sei più come quando ne avevi 25 o anche 30; riprendere dopo l’estate è stata dura, e non riuscendo ad avere una continuità in palestra, ho realizzato che sarebbe stato impensabile allenarmi con serietà in una B2”.
Per la centrale Ferrara, che nella sua carriera ha vestito la maglia di diverse società, tra cui la Millenium Brescia nell’anno della promozione dalla B2 alla B1, “Partire la mattina con la sacca e tornare la sera a un certo punto diventa impegnativo. Anche se, devo ammettere, a livello umano mi dispiace molto”.
Ma “Probabilmente è anche cambiata la prospettiva di vita: ora la guardo più da adulta. E voglio continuare a guardare al futuro”.