Di Alessandro Garotta
Quasi sempre, nella pallavolo così come nella vita, il talento non basta se non è supportato dalla giusta mentalità, necessariamente diretta ad accettare i propri limiti e indispensabile per superarli e migliorarsi giorno dopo giorno. Determinazione, lavoro e grande spirito di sacrificio sono quindi gli elementi essenziali nella scalata verso la crescita ed il successo. E questi input di certo non sono mancati nel percorso di Francesca Villani, giocatrice partita dalla cadetteria e che da tre stagioni è tra le grandi protagoniste della Serie A1.
Ai nostri microfoni, la schiacciatrice della Reale Mutua Fenera Chieri ha confidato i segreti della squadra rivelazione del campionato, soffermandosi inoltre, sul suo percorso e sugli obiettivi per il futuro.
Nella carriera di una pallavolista, i 25 anni di età sono spesso indicati come un momento importante per fare un primo bilancio. Com’è quello di Francesca Villani?
“Sicuramente un bilancio in crescita: il mio è stato un percorso lineare, fatto di esperienze positive e negative ma senza troppi alti e bassi“.
Quanto è stata importante per lei la gavetta in Serie A2?
“Non ho mai voluto bruciare le tappe con troppa fretta, preferendo piuttosto farmi le ossa in A2 per cinque stagioni e aspettare il momento ottimale per il grande salto. E dopo la promozione conquistata a Brescia mi sentivo pronta per lo step successivo“.
A quel punto ha mai pensato “ce l’ho fatta”?
“No, non mi sono mai sentita ‘arrivata’, anche perché, per carattere, sono una persona che cerca sempre di migliorarsi e non si sente mai appagata dai traguardi raggiunti. Anzi, ero abbastanza preoccupata perché non conoscevo bene la categoria. Quindi, ho solo pensato di essere all’inizio di un nuovo capitolo della mia carriera, mettendo in conto che il passaggio non sarebbe stato facile“.
Come valuta la sua esperienza a Busto Arsizio nella scorsa stagione? A posteriori, ha qualche rimpianto?
“È stata un’annata molto bella, in cui ho giocato poco ma allo stesso tempo ho avuto la possibilità di arricchire il mio bagaglio di giocatrice allenandomi sempre ad alto livello, giocando per la prima volta nelle Coppe europee e raggiungendo risultati di squadra importanti. A Busto ho vissuto emozioni incredibili e mi sono sentita una professionista al 100%. Perciò, non ho rimpianti, anche se mi sarebbe piaciuto vivere fino in fondo una stagione interrotta dalla pandemia“.
Poi ha scelto la Reale Mutua Fenera Chieri. Come mai?
“Chieri è una realtà che mi ha sempre ispirato, sia per i feedback positivi delle altre giocatrici, sia perché quando la affrontavo da avversaria trovavo un ambiente familiare e serio. È stata una chiamata inaspettata e sono stata convinta dal fatto che ci fosse una prospettiva a lungo termine su di me e sulla squadra in generale“.
Chieri sta vivendo una stagione veramente al di sopra delle aspettative. Forse siete rimaste sorprese proprio voi in primis del vostro rendimento? Qual è il vostro segreto?
“È vero che stiamo vivendo una stagione positiva e per certi versi sopra le righe, ma credo che il lavoro fatto in palestra fin dall’inizio fosse mirato per un percorso del genere. Il campionato italiano è veramente tosto, quindi il nostro segreto è allenarsi tanto, giocare ogni partita come se fosse una finale e stare bene insieme. Siamo un gruppo straordinario con 13 titolari sempre pronte a dare il proprio contributo, mettendo la squadra prima di tutto, come abbiamo visto anche nelle ultime partite“.
Dove potete arrivare quest’anno?
“È difficile da dire, visto che il rendimento attuale sta sorprendendo un po’ tutti. Non abbiamo un obiettivo specifico di classifica, se non quello di migliorare i risultati della scorsa stagione. Credo che, se continuiamo a lavorare bene in palestra e non ci poniamo troppi limiti, potremo arrivare dappertutto, confermandoci nelle prime posizioni“.
Viste le sue ottime prestazioni, c’è qualcosa in particolare su cui ha lavorato che le ha permesso di fare un ulteriore step?
“Sicuramente devo ringraziare lo staff di Chieri che mi sta dando tanti spunti sugli aspetti tecnici da sistemare e migliorare. Ma è stato molto importante anche giocare con continuità e trovare una società in grado di mettere le proprie giocatrici nelle condizioni ideali per esprimere le proprie potenzialità. Questi fattori mi hanno aiutato a crescere tanto a livello mentale“.
Sta facendo un pensierino alla prossima estate azzurra?
“Vestire la maglia della nazionale è il sogno di qualsiasi atleta; personalmente la considero come la ciliegina sulla torta per quanto si fa vedere con il proprio club. Perciò, al momento penso a fare bene con Chieri, e la chiamata in nazionale arriverà di conseguenza“.
Ultima domanda dedicata al suo futuro: quali obiettivi si è posta per i prossimi anni?
“Il mio obiettivo principale è di arrivare sempre più in alto, e magari vincere uno scudetto: so che ci vorrà del tempo, ma sto cercando di costruire le basi per raggiungere traguardi importanti“.