Di Redazione
Quarantena in famiglia nella cornice di Ostuni e allenamenti nel cortile di casa per mantenere la forma. Francesco “Ciccio” D’Amico, libero della GoldenPlast Civitanova, non perde il sorriso nonostante la lontananza dal campo e si presta a un’intervista semiseria e imprevedibile per raccontarsi a tutto tondo.
Un “libero in quarantena” suona male, come vivi queste giornate? “Ne approfitto per studiare e aiutare i miei genitori nelle faccende di casa. Mi alleno molto, guardo numerose serie tv e passo tanto tempo con mio fratello”.
Il nomignolo “Ciccio” da chi ti è stato attribuito? “Da piccolino ero un po’ paffuto e miei amici più stretti mi chiamavano Ciccio Panzerotto. Si sa che i bambini possono essere tremendi, ma lo spirito era goliardico”.
Da Panzerotto a libero in Serie A di volley. Quali sono i pro e i contro del tuo ruolo? “Il vantaggio è potersi esprimere senza dover essere colossi, il limite è che bisogna dare sempre il massimo perché si viene bersagliati senza tregua”.
Il pallone è il tuo miglior amico, te la cavi bene anche con i piedi? “Il calcio giocato era la mia grande passione. Tra i 5 e i 10 anni lo alternavo agli allenamenti di pallavolo. Poi ho fatto una scelta, ma il tocco è rimasto”.
In che ruolo giocavi nel calcio a 11? “Ero un difensore centrale arcigno. Volevo cambiare ruolo per segnare più gol. Un giorno mi misero a centrocampo e presi il palo a porta vuota, fu terribile”.
Un cuore diviso…cosa ti ha spinto a optare per il volley? “Il calcio mi appassionava, ma la pallavolo è poesia. Un giorno il mister fece un commento sprezzante sul volley e mi offesi. Questo fatto contribuì alla scelta”.
I tifosi biancazzurri ora sanno chi ringraziare. Segui ancora il calcio? “Sono un accanito tifoso interista. Il club sta tornando ad alti livelli”.
I tuoi compagni alla GoldenPlast Civitanova se la cavano con i piedi? “Nella squadra ci sono calciatori mancati come Cappio, Di Silvestre e Ferri”.
Quali sono le differenze più evidenti tra il calciatore e il pallavolista? “Il primo spesso è più personaggio e guadagna tantissimo. I pallavolisti sono alla mano. Nel nostro mondo prevale il profilo dell’atleta puro rispetto al vip”.
I calciatori sono considerati “playboy”. I pallavolisti? “Anche nel mondo del volley ci si difende bene. La fisicità parla da sé: altezza, silhouette longilinea, muscoli e tonicità”.
In amore è meglio essere cacciatore o preda? “Sono per una via di mezzo. Sedurre è stimolante, ma anche essere sedotto ha il suo perché”.
Qual è il tuo compagno più corteggiato dal gentil sesso? “Il gruppo è giovane e aitante. Un po’ tutti noi abbiamo delle fan personali, ma se proprio devo sbilanciarmi dico il capitano Paolo Di Silvestre”.
Il tuo video in cortile sui social biancazzurri, con la combo mani-piedi-canestro, è stellare. Confessa, quante volte l’hai provato? “C’era parecchio vento quel giorno. Ammetto di aver ripetuto l’esercizio 15 volte prima di raggiungere la perfezione”.
Lo studio dei dettagli paga, ricevi sempre molti like. “Mi fa piacere. Sono qui da tempo, è normale che ci sia feeling con i supporter”.
In caso di pericolo extra-volley quale compagno vorresti a coprirti le spalle? “Stefano Trillini, magari col supporto di Paolo Di Silvestre e Matteo Paoletti”.
Come chef ideale durante la quarantena? “Nessun dubbio, Paolo Di Silvestre ai fornelli è impeccabile”.
Chi è il biancazzurro che riesce a strapparti più sorrisi? “Paolo Cappio, con la sua simpatia, non ci fa mai annoiare”.
Occhio che questa è impegnativa: la tua serata ideale è romantica, in famiglia, con gli amici o in campo per un derby? “Al primo posto c’è sempre la famiglia. Poi volley e amici. Di poco prevale il derby ma ci tengo all’amicizia. Infine, l’uscita romantica…ora ho altre priorità”.
Vota la Regular Season della GoldenPlast Civitanova…e le tue prestazioni. “Team e staff si meritano un 8 ½, se non un 9, per quello che hanno costruito gara dopo gara. Io ho messo grinta e impegno, lascio il giudizio ai nostri tifosi”.
(Fonte: comunicato stampa)