Di Redazione
Mentre il Paese si interroga sulle modalità per far ripartire le attività produttive, anche la pallavolo prova a pensare al futuro. Franco Massaccesi, Presidente della Nova Volley, imprenditore e tra i maggiori promotori del rilancio della pallavolo in una città che ha grande tradizione come Loreto, disegna lo scenario.
«Noi siamo ripartiti nel 2014 – dice.- e, anno dopo anno, con investimenti oculati e sostenibili, nel corso di 6 anni abbiamo reso il Palaserenelli funzionale, abbiamo costruito due campi da beach volley adiacenti al palazzetto, abbiamo rimesso in piedi il settore giovanile maschile e femminile che oggi ha oltre 120 iscritti, realizziamo un camp estivo sempre pieno di iscritti, abbiamo la squadra di serie D femminile e di serie B maschile che sono un laboratorio tecnico per la crescita di tanti giovani giocatori e giocatrici».
«Ecco quindi – insiste Massaccesi – che ritengo di avere titolo per avanzare delle proposte per far ripartire la pallavolo indicando due punti nodali condivisi anche dai massimi dirigenti delle altre società della provincia che disputano il campionato di serie B maschile come l’Accademia Volley Ancona e la Volley Libertas Osimo: niente tasse federali per almeno un paio di stagioni e, per le squadre di serie B nazionale, in caso di trasferta fuori regione, occorre un ristorno delle spese vive per almeno il 50%. Partendo da Loreto, ogni trasferta in Puglia costa circa 2.000 euro tra pullman, pranzo e cena e le squadre marchigiane quest’anno nel girone avevano ben 5 squadre pugliesi: Bari, Turi, Lucera, Gioia del Colle e Andria».
Per il presidente della Nova Volley quindi, il movimento va sostenuto perché i problemi sono comuni a tutte le società. «Per questa stagione avevamo contratti firmati con gli sponsor storici con tranche di pagamento periodiche a copertura delle spese. Onestamente non me la sento di chiamare gli imprenditori-amici per chiedere il pagamento delle ultime spettanze perché siamo stati tutti pesantemente colpiti dalla chiusura con azzeramento dei fatturati e ripartenza incerta». La Nova Volley resta una società coi conti in ordine. «Abbiamo già versato i rimborsi spesa fino al 28 febbraio a tutti i giocatori e staff per il lavoro fatto prima della chiusura anticipata della stagione» – chiarisce. «Per l’emergenza sanitaria poi le società vanno deresponsabilizzate».
Per il futuro occorre che lo sport sia assistito per la funzione sociale che svolge. «Non potendo conseguire un’autosussistenza rispetto al contributo degli sponsor anche perché le quote del settore giovanile, già insufficienti a coprire i costi, potrebbero non essere alla portata di molte famiglie in difficoltà, occorre a mio avviso che ai club siano ridotte le spese, e alle aziende che hanno a cuore lo sport, proposta una defiscalizzazione importante» – propone Massaccesi. «Il confronto deve partire dalle società che sono il motore del sistema pallavolo e magari giungere a un documento condiviso da inviare alla Federazione» – anticipa il presidente della Nova Volley Loreto.
«E’ il momento di essere propositivi e non di attendere le decisioni» – conclude. «L’alternativa è chiudere tutto, buttare al vento quanto di buono costruito e impedire ai giovani di fare sport: sarebbe un delitto» – ha concluso.
(Fonte: comunicato stampa)