Di Redazione
L’emergenza sanitaria, lo stop ai campionati e, più recentemente, le dimissioni dei presidenti delle due Leghe, hanno scosso il mondo della pallavolo, soprattutto a livello economico. Tra le squadre che hanno necessità di riemergere da un difficile periodo ci sono Olimpia e Zanetti Bergamo. Il Corriere della Sera Bergamo, riporta la questione:
“Entro il 13 luglio dovremmo iscriverci al campionato”, ricorda Giovanni Panzetti, direttore generale del Volley Bergamo.
Gli fa eco il vicepresidente dell’Olimpia Bergamo, Angelo Agnelli: “Se il termine non fosse prorogato, abbiamo tre mesi per uscire dall’emergenza, intavolare le trattative con gli sponsor, costruire la squadra e accantonare i 70mila euro di fideiussione per l’iscrizione, lo stop è arrivato nella fase calda
della stagione: l’anno scorso circa il 50% delle nostre entrate è arrivato da marzo a inizio maggio”.
Alla Zanetti mancano tre gare interne di regular season e almeno una dei nuovi playoff allargati a 12 squadre: visto che la media nelle dieci partite casalinghe sin qui disputate è di 9.633 euro
di ticket staccati, si può immaginare che a bilancio verranno meno circa 40mila euro. Stesso discorso può essere fatto per l’Olimpia che, lo scorso anno, solo nelle quattro partite dei playoff al PalaAgnelli, ha portato sulle tribune oltre 7.000 tifosi, per un incasso di 32mila euro.
I due club bergamaschi hanno idee simili sulle misure a sostegno delle società sportive. Ma serve la volontà da parte delle istituzioni. “Servono più sponsor”, analizza Panzetti.
“E in questo momento le aziende potrebbero valutare un investimento simile solo se si garantisse un ammortamento sopra il 100%, come accaduto per il pacchetto Industria 4.0”. “Oppure permettere ai club con una storia alle spalle, anche in ambito giovanile, di accedere a finanziamenti a fondo perduto”, rilancia Agnelli “Per una società come la nostra, che ha appena vinto la sua prima Coppa Italia di A, il ridimensionamento sarebbe una mazzata”, che auspica l’intervento della Lega Volley “chiamata a rivedere le quote di iscrizione e le tasse”.
Una mano potrebbe venire dal Comune di Bergamo, con una riduzione del canone di affitto del Pala Agnelli. Una discussione che dovrà essere intavolata, ma a tempo debito e una volta che la crisi sarà alle spalle.
(Fonte: Corriere della Sera Bergamo)